Spalletti, un tuffo nel passato: è stato lo Zar di Russia

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Gli anni d’oro in Russia: lo zar Spalletti, alla guida dello Zenit San Pietroburgo vinse due campionati, una coppa e una Supercoppa e raggiunse per due volte la qualificazione agli ottavi di Champions. Dopo il pareggio nell’ultima giornata a San Pietroburgo il 28 novembre 2010 contro il Krylya Sovietov (0-0), Spalletti festeggiò il primo titolo (che lo Zenit aveva già conquistato in anticipo) rimanendo a torso nudo sul campo innevato e con il termometro a meno 10 gradi. Il tecnico di Certaldo lo fece per una scommessa con lo staff della società ripetendo un’usanza dei
tifosi russi: «A un certo punto si spogliano per scongiurare il fatto che la Russia sia un Paese noto solo per il freddo e invece ci sono altre cose», spiegò successivamente Spalletti in un’intervista a Mediaset durante i Mondiali in Russia del 2018. (C’è da dire che qualora riuscisse a vincere a Napoli, la situazione, almeno climatica, sarebbe di sicuro più favorevole!) Lo Spartak Mosca lo affrontò più volte da avversario nel campionato, ora se lo ritrova in Europa. Domani sera sarà un po’ come un salto nel passato. Il tecnico ha richiesto ai suoi la massima concentrazione per evitare cali: lo Spartak Mosca ha cominciato male la stagione in Europa League con il ko nella prima partita con il Legia Varsavia (0-1) ed è all’ottavo posto, a centro classifica, nel campionato russo con 13
punti (nell’ultimo turno ha superato 2-0 in casa l’Ufa).

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Il Mattino

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