Cause di forza maggiore lo hanno tenuto in letargo, ma ora Osimhen si è svegliato. LO ha fatto giovedì 16 settembre in Inghilterra, a Leicester, in «The King Power». Lì ha cominciato ad esprimere il potere del re, danzando tra gli avversari a ritmo di pallonetti, d’atletismo, stacco aereo rimanendo sospeso nell’aria (e nell’area). Ma i giovani, si sa, sono incontentabili, e Osimhen lunedì sera, a Udine, ha voluto inventarsi un’edizione calcistica di Arsenio Lupin, travestendosi da «ladro gentiluomo» sul capolavoro di Insigne e adagiando quella parabola, per sicurezza, in porta. E poi, dato che non finisce qua, perché siamo appena all’inizio, un’altra doppietta alla Sampdoria: il primo graffio andando a chiudere il «borseggio» su Silva e Augello con l’aiuto d’Insigne; il secondo, sistemandosi come un avvoltoio dinnanzi alla porta per accomodare agevolmente l’appoggio di Lozano. Stasera sarà di scena al Maradona, staremo a vedere.
Il Mattino