Approfondimento sul Napoli nella quarta partita di Serie A contro l’Udinese giocata il 20 settembre alle 20.45 alla “Dacia Arena” di Udine.
La zona di gioco
Un Napoli in crescita grazie a Spalletti ed il suo staff che durante i giorni di preparazione, soprattutto quelli di Castel di Sangro; ha inserito dei concetti a quella che già era una buona squadra. Fare possesso palla solo per rifiatare come squadra o per far stancare gli avversari; non essere ossessivi con lo stesso è una delle prerogative del mister.
Infatti ha chiesto durante la preparazione precampionato ai due difensori centrali di portare palla e finché non si è pressati; e passarla al compagno possibilmente al mediano davanti da la difesa. Come si nota dall’immagine le macchie rosse definiscono il maggior numero di volte in cui la palla stazionava in quella zona. La continua ricerca di spazio in verticale ha cambiato anche la mentalità dei calciatori. Dalla stessa immagine, possiamo vedere anche come il Napoli aveva alzato un vero e proprio muro difensivo, dove la squadra di Gotti, poteva cercare qualche leggero spiraglio solo sui laterali. Infatti si notano degli sprazzi di colore celeste che vanno verso l’esterno del campo quando l’Udinese attaccava.
La cura del dettaglio
I dettagli fanno la differenza e con questo Napoli, Spalletti sta curando sempre più il piccolo dettaglio. Anche la posizione in campo degli azzurri è diventata migliore con il tecnico. Il calcio di punizione provato in allenamento fa notare subito che uno di migliori marcatori di testa, ovvero Koulibaly, stia al limite dell’area e non al secondo palo come siamo stati abituati a vederlo. Un po’ come visto con Petagna contro il Genoa, posizionato al primo palo; qui vediamo (figura 1), Koulibaly fare un movimento a tagliare dietro la difesa, con la palla che va’ dall’altro lato e Ruiz che senza guardare mette palla sulla corsa del difensore (figura 2). Da notare nella seconda figura che Koulibaly si “disinteressa” della palla, in quanto sa già che verrà servito sulla corsa; rispetto agli avversari che sono tutti attenzionati a guardare la palla in movimento.
Gli uomini a rimorchio
Altro dettaglio che ha fatto la differenza nella partita di ieri, ma come sta accadendo già dall’inizio del campionato, sono i giocatori a rimorchio. Subito pronti per una seconda palla, e subito pronti a pressare alto gli avversari per evitare ripartenze. Sul cross di Politano (figura 3), vediamo che Koulibaly non va ad attaccare la porta, seppur potrebbe farlo in quanto bravo di testa; ma resta a rimorchio ed il compagno Ruiz lo serve egregiamente, dove il difensore scarica un bolide per terzo goal azzurro. Stessa cosa accade in altra azione dove su calcio di punizione laterale di Politano, il colpo di testa di Anguissa finisce con una bella parate del portiere; ma si vedono (figura 4), Koulibaly ed Osimhen restare fuori dalla linea difensiva, per essere pronti a ricevere qualche palla “sporca”.
La posizione dei terzini
I terzini che salgono all’interno del campo, invece di sovrapporsi solo, è un’altra chiave che ha aggiunto Spalletti, al gioco del suo Napoli. Mario Rui contro l’Udinese (figura 5), si è trovato molte volte in quella zona del campo; in questa figura poi la palla arriverà a Ruiz che prenderà il palo, ma il movimento del terzino ha creato superiorità ai suoi. Così come evidenziato nella partita contro la Juventus, la posizione di Di Lorenzo è stata quella di accentrarsi. Il loro movimento a portarsi al centro del campo, permette alle mezzali di alzarsi e di inserirsi, così da ottenere sempre degli uomini a rimorchio pronti a pressare.
Conclusione dell’approfondimento
La statistica più interessante di questo approfondimento è quella relativa ai passaggi chiave effettuati; in quanto il maggior numero di passaggi chiave è fatto dal reparto difensivo dove primeggia Koulibaly con 97, a seguire Di Lorenzo 89, Rrahmani 87 e Mario Rui con 83. Ma la statistica che avvalora questi dati è 96.2% di Mario Rui e il 94.8%, di passaggi riusciti; rispettivamente terzo e quarto della propria squadra. Mister Spalletti ed il suo staff oltre a garantire la solidità difensiva, con soli due goal subiti nelle prime quattro giornate, solo come il Milan, sta garantendo anche una qualità e quantità di gioco del reparto. Ora l’appuntamento è giovedì 23 settembre alle 18.30, fuori casa contro la Sampdoria.
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Approfondimento a cura di Antonio Pisciotta
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