L’abbiamo invocato, atteso, auspicato. Il ritorno sugli spalti dei tifosi era ciò che mancava maggiormente al calcio. Quelle partite in silenzio sembravano allenamenti perenni e senza mordente. Sì, il tifo mancava al pallone. Quello che a volte il tifo porta, di certo, no. Anche se definirla un qualcosa che appartiene al tifo è decisamente troppo. Quella discriminazione territoriale che non manca mai e non ci mancava affatto! Cori beceri che lo stadio di Udine riserva ai napoletani e a Spalletti. «Lavali col fuoco», cantano i tifosi della Dacia Arena nella ripresa, macchiandosi per la seconda volta nella stessa serata, visto che nel primo tempo avevano rivolto delle particolari «attenzioni» nei confronti di Luciano Spalletti con dei cori molto poco edificanti.
Il Mattino