Prima uno, poi l’altro. Politano e Lozano si sono alternati nelle ultime due gare del Napoli tra campionato ed Europa League. Una rotazione quasi scientifica con l’italiano che fin qui è apparso più in palla rispetto al collega messicano.
Matteo e Spalletti si conoscono dai tempi dell’Inter – quando Politano preferì i neroazzurri proprio al Napoli – e il feeling tra i due non è una scoperta dell’ultimo minuto. Si trovano e anche molto bene.
Ecco perché fin dalle prime battute della stagione, complice anche un infortunio a Lozano, Politano ha messo la freccia. E fin qui ha avuto ragione Spalletti.
Anche contro il Leicester l’ingresso in campo dell’attaccante italiano è stato fondamentale per acciuffare il pari (suo l’assist per la capocciata di Osimhen che è valsa il 2-2 finale).
Domani, allora, è ancora Politano il favorito per una maglia da titolare, con Lozano destinato ad aspettare candidamente in panchina il proprio turno per provare a incidere solo a gara in corso. Stesso ruolo, caratteristiche diverse
. Perché Lozano è uno che ama andare a campo aperto, approfittare dello spazio e affondare; mentre Politano è un esterno più di manovra: aspetta il pallone sul piede, tende ad accentrarsi e quando può calcia in porta.
Dall’inizio della stagione ha già messo a segno un gol (contro la Juventus) e due assist (uno in campionato e l’altro in Europa): numeri sufficienti a fargli conquistare la fiducia totale di compagni e allenatore. Ma il grande ballottaggio tra lui e Lozano sarà uno dei ritornelli dell’intera stagione del Napoli. B. Majorano (Il Mattino)