Prima di Osimhen tanti altri nel lungo depliant degli attaccanti capolavoro di Spalletti. A cominciare dalla stagione 1997-1998, in quel di Empoli con Carmine Esposito, napoletano da 14 reti. Napoletano come Montella, allenato alla Samp e anche a Roma, dove il picco massimo è stato raggiunto con Totti, da falso nueve, da finto centravanti, Francesco ne ha messi dentro anche 26. Più gol hanno segnato Dzeko ed Icardi . L’elenco continua con l’estero, fino in Russia, a San Pietroburgo, dove il signor Luciano ha coniugato il verbo segnare insieme con Kerzhakov allo Zenit: 23 reti nel 2012, per gradire. Storie belle, storie di uomini e gol anche difficili: grandi rapporti e grandi rotture, da Totti a Icardi, ma anche abbracci infiniti. “E’ il miglior allenatore che abbia mai avuto”, disse il Pampa Sosa, suo allievo a Udine, qualche tempo fa. Calcio e vita.
CDS