Vezzali: “Siamo sportivi da divano, lo sport deve iniziare a scuola”
Cultura sportiva, sport nelle scuole, “scendere dal divano”: sono questi gli obiettivi di Valentina Vezzali sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport. In un’ intervista al Foglio dice:
“Siamo un paese di sportivi sul divano a guardare il calcio in tv. Viaggiamo su un doppio binario, dal 1996 dai Giochi di Atlanta siamo tra le prime 10 nazioni del medagliere, dall’altra parte in Europa siamo al quintultimo posto come numero di praticanti sportivi. Ci sono dei dati pre pandemia davvero preoccupanti e migliorare questi dati rappresenta la sfida più grande. La vera medaglia potremo festeggiarla quando in Italia avremo un quadro della pratica sportiva migliore di questo”.
Per ottenere “questa medaglia” occorre lavorare sulle scuole: “Da quando mi sono insediata ho subito sottolineato quanto sia importante che scuola e sport camminino a braccetto e ritengo sia fondamentale l’inserimento dell’insegnante di Scienze motorie fin dalla scuola elementare. Il presidente del Consiglio Draghi è molto sensibile a questa tematica e assieme al ministro dell’istruzione Bianchi abbiamo definito un protocollo. Stiamo lavorando agli ultimi dettagli di questo piano che ci permetterà di raggiungere un traguardo straordinario che inseguiamo da oltre 50 anni”.
“Nello sport per raggiungere un obbiettivo ci sono dei momenti difficili. Inserire un insegnante di Educazione motoria nella scuola primaria è una corsa a ostacoli, mi ricorda certi momenti in pedana, certi allenamenti durissimi, momenti in cui i risultati erano lontani. Questo fa parte del raggiungimento dell’obiettivo. Non vedo del brutto, nella mia vita ho sempre cercato di vedere solo il lato positivo e quello che potevo fare per raggiungerlo. L’obbiettivo è di inserire il diritto allo sport nel testo più importante del nostro paese quanto prima”.