E’ l’ultimo acquisto del Napoli, Anguissa. Ne parla, ai microfoni di “Si gonfia la rete”, trasmissione di radio Marte, il dirigente Malu Mpasinkatu:
“Anguissa? Un tuttocampista moderno e polivalente, può giocare nel sistema che sta adottando Spalletti e anche nel 4-2-3-1, è un interditore e un recupera palloni ma è dotato anche di buona tecnica. Ha giocato anche trequartista in Camerun e questi gli ha permesso comunque di far ripartire l’azione. Giocatore completo ma soprattutto un gran lavoratore, non passa inosservato. Può giocare anche come mezzala, non a caso è un tuttocampista. Può giocare sia vicino al play che nei 3 come mezzala. Ha gamba, forza fisica e resistenza e questo permette di ben figurare.
Sicuramente è un profilo che Spalletti apprezza, questi giocatori gli piacciono, certamente l’avallo del mister è stato totale. A livello fisico, di resistenza e di cazzimma agonistica darà molto. Però è anche un giocatore che sa dare l’ultimo passaggio con dei piedi che disimpegnano. Upgrade rispetto a Bakayoko? Sicuramente ci si aspettava qualcosa di più, certamente lui non ha fatto bene, infatti qualche milanista ha storto un po’ il naso al suo arrivo ma ogni annata è diversa dall’altra, così come l’ambiente. Anguissa arriva già in condizione perché ha giocato 3 partite con il Fulham, in Inghilterra c’è molto furore, sarà quindi fisicamente già rodato. Ora ci sarà un’incombenza positiva delle Nazionali, lui è stato convocato dal Camerun per le gare contro Malawi e Costa D’Avorio.
Il fatto che ci sia Koulibaly come capobranco sarà un aiuto importante per ambientarsi subito, anche perché lui è bilingue, parla sia inglese che francese. Quante gare salterebbero i calciatori in Coppa d’Africa se andassero fino in fondo? Tutto il mese di gennaio più 10 giorni di febbraio, la finale è il 9 febbraio. Perché si gioca in questo periodo? Il calendario del calcio africano prevede l’inizio da fine febbraio in poi dei campionati e quindi tra gennaio e febbraio c’è la collocazione giusta. Si è tentato di farla giocare a luglio ma poi i giocatori come Koulibaly tornavano svuotati perché si è giocato con un clima assurdo, con 35-36°.
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