Di Napoli doppio ex: «Victor? È un talento naturale ma sarà l’anno dei goleador italiani»
Re Artù ha passato un bel po’ di tempo tra Napoli e Venezia. «Immagino in Laguna cosa stanno pensando adesso: vorrebbero iniziare facendo uno sgambetto agli azzurri, in casa loro. Zanetti è un tecnico molto preparato, punta sul collettivo e sull’entusiasmo. Per il Napoli è una gara piena zeppa di trappole». Arturo Di Napoli, doppio ex, è in vacanza a Vietri su Mare.
Cosa deve temere di più Spalletti?
«Lo sa bene che le piccole mettono tanta benzina nel serbatoio per partire a razzo. Nella condizione atletica le squadre come il Venezia stanno sempre più avanti. Ma la qualità degli azzurri è superiore, sono troppi i campioni in campo che possono decidere la partita. Il Napoli ha una missione: battere prima il Venezia e poi pure il Genoa e arrivare alla sfida con la Juventus per riportare entusiasmo tra i napoletani».
Il ritorno del pubblico?
«Io credo che il destino di Napoli-Verona sarebbe stato un altro con i tifosi sugli spalti. Immagino la carica e l’adrenalina che i napoletani dagli spalti sarebbe riusciti a dare. Quante partite abbiamo ribaltato con il supporto dei tifosi azzurri».
Come quella volta con la Sampdoria.
«Certo. Non mollammo mai, dovevamo vincere per salvarci e solo al 90′ ci riuscimmo con un mio rigore che Zenga per fortuna non parò. Ricordo la gioia per quella rete indimenticabile».
Che attaccanti ci sono in serie A questa stagione?
«Tanti, bravi e pure un bel po’ italiani. Osimhen è un talento vero e credo che con le sue qualità possa lottare per il titolo di cannoniere. Ma penso anche a Insigne, Belotti, Ciro Immobile che sono sempre in grado di fare la differenza».
Insigne giocherà col contratto in scadenza. È un problema?
«È un’arma a doppio taglio. Un po’ antipatico lo è perché quando uno è una bandiera rischia di credere di non essere considerato come merita. E questo può portare a uno spreco di energie nervose. Però a me è capitato in carriera ed è stato sempre uno stimolo a dare di più, proprio per evitare insinuazioni sul mio rendimento».
Il Napoli può lottare per lo scudetto?
«La formazione titolare ha pochi rivali in Italia. Ma quello che mi sembra limitata è la panchina dove mi sembra non ci siano dei top player capaci di mantenere alta la qualità. Anche i migliori, nel corso di un anno, hanno dei cali di rendimento. Se non ci sono dei sostituti all’altezza, si rischia di perdere punti preziosi».
L’allenatore che più la intriga?
« Spalletti è capace di dare una impronta importante a ogni squadra e questo Napoli ha i codici tattici ideali per lui. Ma anche Castori: la sua Salernitana è compatta attorno alle sue idee di calcio».
Fonte: Il Mattino