Uno spavento e nulla più. Lorenzo Insigne è tornato ad allenarsi regolarmente con il Napoli dopo la paura per il problemino fisico che ne aveva rallentato la preparazione nella giornata di martedì. Ieri, però, tutto è tornato nella norma, seduta completa con il gruppo e testa al campionato. Perché l’Europeo oramai è alle spalle e nella mente del capitano del Napoli c’è già la serie A. Il successo con l’Italia è il punto di partenza sul quale costruire quello che verrà. Lo sa Lorenzo e lo sa anche Luciano Spalletti che fin dal primo incontro con il capitano è stato chiarissimo: si aspetta il massimo impegno, in campo e fuori. Perché questo deve essere l’anno della definitiva consacrazione per Insigne, per dimostrare che al di là della maglia numero 10 della Nazionale, può portare con assoluta fierezza anche quella 24 del Napoli. Ecco perché Spalletti non sta facendo altro che coccolarsi Lorenzo, ne parla sempre con amore e ammirazione, lo preserva da eventuali critiche e sa che grazie alle sue giocate, il Napoli lì davanti può fare davvero la differenza. E adesso la testa di Lorenzo è rivolta a domenica, alla gara di campionato del Maradona contro il Venezia, il blocco di partenza del campionato che verrà. La prima è una sfida alla portata del Napoli e Insigne vorrebbe bagnare l’esordio alla sua maniera: incantando e facendo gol. Sarebbe quello il modo migliore per iniziare la stagione col piede giusto. Ecco perché dopo la paura per il leggero fastidio fisico di due giorni fa, sul volto del capitano è tornato a splendere un bel sorriso. Il prefisso «ca» è la priorità per Lorenzo: campo e campionato, le uniche due parole che adesso balenano nella sua testa. L’altro prefisso «co» di contratto, invece no. Il futuro può attendere, perché è il presente a rappresentare la cosa più importante. È vero, l’accordo con il Napoli ha una scadenza (giugno 2022) e al momento non ci sono schiarite sul fronte rinnovo, ma i pensieri sono tutt’altro che negativi. La priorità si chiama Napoli e anche con Spalletti il discorso è stato chiarissimo. D’altra parte di tutto quello che accade all’esterno del campo se ne occupa l’agente di Insigne, Vincenzo Pisacane, che dopo l’incontro di Castel di Sangro con il club azzurro ha capito che ci sarà ancora tempo per definire quello che verrà. Quel che conta, adesso, è che il morale di Lorenzo sia buono e il capitano azzurro non sembra farsi disturbare dalle interferenze circa le voci di mercato. L’Inter è lì alla finestra, ma se il Napoli non dovesse abbassare le sue pretese economiche (per il club il cartellino di Lorenzo vale 30 milioni), è impossibile che il giocatore possa trasferirsi alla corte di Simone Inzaghi. Nessun incontro ufficiale, nemmeno con l’agente del giocatore che è ancora a Napoli in attesa di eventuali chiamate. Fino a quel momento, tutto resterà invariato. Con il contratto in scadenza, tanto c’è tutto il tempo per eventuali aggiornamenti in un senso e nell’altro. Il capitano del Napoli, dal canto suo, ha le idee chiare: questa è casa sua e fino a quando ci sarà un contratto in essere lo rispetterà con il massimo dell’impegno. Vincere aiuta a vincere e il successo in Nazionale non ha fatto altro che far accrescere in lui l’appetito di nuove vittorie. Ecco perché essere al top della condizione già ad inizio stagione sarà importante. Il contributo di Lorenzo lì davanti è fondamentale, per innescare Osimhen, ma più in generale per accendere la luce. Con Mertens ancora ai box e Lozano in fase di recupero, Insigne è l’unico jolly offensivo a disposizione di Spalletti per creare diversivi nella metà campo avversaria.