Raffaele Di Fusco: “L’Ascoli? Una partita dove io giocai in un ruolo inedito”

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Domani alle ore 17,30 si giocherà la gara amichevole a Castel di Sangro tra il Napoli e l’Ascoli. Attraverso le pagine de ilmatino.it l’intervista all’ex portiere azzurro Raffaele Di Fusco. «Avevamo la rosa ridotta all’osso e così Bianchi decise che per fare la riserva di un attaccante fossi più utile io di un ragazzino della Primavera. Si fece male Careca e così toccò a me. Nell’Ascoli giocava Bruno Giordano che prima mi disse: E tu che ci fai qua? e poi si rivolse al suo allenatore chiedendo subito di predisporre una marcatura a uomo per me. Se ne occupò il papà di Mattia Destro che all’epoca era un difensore dell’Ascoli. Ci andai vicino con un colpo di testa ravvicinato parato da Pazzagli. Prima di fare il portiere ho giocato sempre in attacco. Bianchi lo sapeva e quel giorno mi disse di andare in panchina con due maglie: la numero 12 e la numero 16. Indossavo i pantaloncini neri e dovetti cambiarli al volo. Certo, peccato per il risultato, ma quella partita oramai la ricordano tutti per me. Da quel momento chi era in distinta con il numero 12 non poteva sostituire un giocatore di movimento, ma solo un portiere».

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La Redazione

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