Ieri si sono svolti a Napoli, nel centro storico, i funerali di Emanuele Melillo, l’autista di 32 anni del bus precipitato a Capri due settimana fa. Emanuele era un tifoso del Napoli, e la Curva A ha voluto dargli l’ultimo saluto con uno striscione comparso su una delle facciate della chiesa di San Lorenzo a piazza San Gaetano, “CIAO EMANUELE”. Un altro striscione recita: “Ciao Emanuele vivrai sempre nei nostri cuori”. Grande commozione della folla che ha gremito la parte antistante la chiesa di San Lorenzo. «Oltre al virus, il Covid, quello cattivo, Emanuele ha dimostrato che esiste anche il virus buono, quello dell’amore, che lui ha seminato ovunque. Ciao amore mio». Con queste parole il padre di Emanuele ha salutato e ringraziato tutti coloro che hanno preso parte alle esequie. La famiglia e gli amici hanno partecipato ai funerali in un’atmosfera di dolore composto, nonostante nei giorni scorsi siano stati scossi da un’altra perdita: Rosaria Aridità, la compagna di Emanuele, ha perso il bimbo che portava in grembo. Malgrado ciò la giovane donna era presente in chiesa. Facendo riferimento alle cause del decesso, l’avvocato Luca Marangio – amico di famiglia e rappresentante legale dei Melillo, insieme con le colleghe Antonia Giglio e Giovanna Cacciapuoti – si è detto convinto che non ci sia stato alcun malore: «Emanuele ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità per evitare la tragedia. La famiglia mi ha chiesto giustizia, solo giustizia. Noi ci impegneremo affinché l’abbia».
Fonte CdS