Dopo Osimhen e Lobotka, il terzo segnale è Koulibaly
Il terzo segnale riguarda la serenità con cui Koulibaly è tornato padrone dell’area di rigore, e questa garanzia vale più di qualunque acquisto sul mercato. Non a caso Spalletti lo ha dichiarato insostituibile, poiché sa che il senegalese, in condizioni fisiche ottimali e adeguatamente motivato, non ha rivali nel campionato italiano.
Ma il contributo di Spalletti al rafforzamento del Napoli non si esaurisce qui. Il suo 4-3-3, che grazie alla mobilità di Osimhen, si racconta come un 4-3-2-1, pare sufficientemente corto e ordinato, consentendo raddoppi sul portatore di palla avversario e veloci accelerazioni. In questa geografia è auspicabile che talenti come Zielinski e Fabian Ruiz esprimano una continuità di rendimento e una personalità che nella scorsa stagione sono parse intermittenti. A. Barbano (CdS)