Mancini: “Si gioca l’11 luglio come nel Mondiale del 1982”

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L’allenatore della nazionale italiana di calcio, Roberto Mancini, ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia della finale di Euro 2020 tra l’Italia e l’Inghilterra.

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Dirò ai ragazzi di divertirsi altri novanta minuti, perché poi non ci sono altre partite”.

“Loro sono forti, anche in panchina hanno giocatori bravissimi, ma anche noi siamo abbastanza bravi se siamo arrivati fin qui. Dobbiamo essere tranquilli, concentrato sul nostro gioco. Gli aggettivi per questa squadra? Divertente, come avevo detto prima di cominciare il torneo. E sostanziosa, per quello che hanno fatto i ragazzi: ci sono state partite difficilissime, il tragitto è stato pieno di fatica. Manca solo un ultimo sforzo e spero che possiamo divertirci un altro po’. Si gioca l’11 luglio, come nella finale del Mondiale 1982 e spero che possa essere una data importante per noi italiani per la seconda volta”.

“Loro sono più forti fisicamente di noi, ma il calcio si gioca palla a terra e a volte vince il più piccolo. Ma dobbiamo mettercela tutta”.

“È uno dei momenti più importanti della mia lunga storia calcistica, ho giocato in una Under 21 straordinaria e in una Nazionale fantastica, senza riuscire a vincere mai, anche se lo meritavamo ampiamente. Spero di prendermi quelle soddisfazioni che non ho avuto da calciatore”.

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