Corbo, giornalista: “Insigne? Chi deve concedergli l’aumento è il club”

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Antonio Corbo, giornalista, ha parlato oggi ai microfoni di Radio Marte a Marte Sport Live. “Favorita tra Italia e Belgio? Dipende dallo stato di forma e dalla freschezza atletica. Questi sono gli Europei dela personalità e dei giocatori fisicamente apprezzati. Altri si sono arresi, persino Ronaldo. De Laurentiis? Il silenzio stampa era rimasto come un cappa di smog sul Napoli. La gente ancora si fa domande su Napoli-Verona, si chiede perché la squadra non è riuscita a vincere la partita più facile per accedere alla Champions League. Quel pareggio è come una sconfitta e rimane ancora inspiegabile, non è stato spiegato da De Laurentiis né da Gattuso. Ora c’è la possibilità, in conferenza stampa, di fare qualche domanda. Al di là di questo credo che lui voglia dire qualcosa di molto importante. Non saranno trascurati gli aspetti finanziari.

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Non discuto la scelta della conferenza stampa a Roma. Ricordo però che chi vuole criticare o elogiare questa conferenza può anche rimanere a Napoli, come farò io. La Fiat quando ha dovuto lanciare una macchina che poteva sembrare la rivoluzionaria, la Uno, la presentò a New York e vendette 9 milioni di esemplari in più. Napoli è una città meravigliosa ma siamo una città di provincia dal punto di vista commerciale. Il Napoli sarà molto più austero: è inutile spendere molto, bisogna spendere bene. Ronaldo non è riuscito a portare la Juventus oltre agli ottavi di Champions League. Il Napoli se vuole diventare di vertice deve acquistare attraverso la competenza, non deve spendere molto ma bene e deve investire in personalità.
Insigne? Chi deve concedergli l’aumento è il club, che deve fare una valutazione. Il prezzo di un qualsiasi professionista lo fa il mercato. Chi è conteso può andare dal datore di lavoro per presentare offerte e chiedere più soldi, altrimenti si va da un’altra parte. Bisogna valutare quanto si importante trattenerlo e quanto conveniente cederlo.
Salernitana? Ci sono regole da rispettare, il termine era il 30 giugno e bisognava cambiare società. Ora ha concesso altri giorni. Se questa regola viene rispettata allora il club prosegue con un’altra proprietà. Qualora non venisse rispettata Lotito sarebbe moralmente responsabile anche di eventuale tensioni di ordine pubblico. Oggi è difficile spiegare ai tifosi che rischiano di perdere la Serie A. Spero che tutto si risolva rispettando le regole”.
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