Salvatore Bagni: «Locatelli bella sorpresa, ma Verratti non si tocca»

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Salvatore Bagni per anni pilastro del centrocampo del Napoli e dell’Italia, parla del ballottaggio in vista nella Nazionale tra Locatelli, splendido protagonista degli azzurri con una doppietta nel largo successo sulla Svizzera, e Verratti finora in tribuna per i postumi dell’infortunio al collaterale del ginocchio destro subìto a maggio ma ormai verso il pieno recupero e schierato da Mancini nel test di giovedì contro la Primavera della Cremonese.

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«In questo momento sceglierei Locatelli perché ha fatto vedere di essere in ottime condizioni ma Verratti è stato sempre un elemento importantissimo per questa Nazionale e quella contro il Galles potrebbe essere l’occasione per provare la sua condizione».

Quali sono le differenze e le caratteristiche in comune tra i due? «Locatelli nel Sassuolo fa girare la squadra ma ora sta crescendo sempre più da mezzala e sta imparando a lanciarsi negli spazi, Verratti ama di più giocare tanti palloni che va a prendersi davanti alla difesa».

Potrebbero anche giocare insieme? «Hanno le caratteristiche per farlo ma ora Jorginho è indispensabile perché ha intelligenza tattica, detta i tempi di gioco e dà equilibrio alla squadra e lo è anche Barella, un cursore che difende e attacca e fa su e giù mille volte il campo».

Quindi, ora il ballottaggio a centrocampo è da considerare tra Locatelli e Verratti? «Direi proprio di sì e ora che Verratti tornerà pienamente a disposizione non sarà una scelta facile. Locatelli sapevo che poteva essere una delle piacevoli sorprese e sta facendo grandi cose, Verratti da anni fa molto bene e ha una grandissima personalità. La cosa più importante è che l’Italia a centrocampo abbia tanta qualità».

Il centrocampo dell’Italia è il più forte degli Europei? «E’ un centrocampo sicuramente molto forte, compatto e composto da elementi che hanno caratteristiche diverse. Ma è tutta la squadra che gira benissimo, per il momento abbiamo dimostrato di essere la squadra migliore, le geometrie funzionano, l’Italia è concreta e bella da vedere».

Dove può arrivare quest’Italia? «Può giocarsela fino in fondo, secondo me con la Francia che ha più solisti ma l’Italia ha più gioco e si sta dimostrando un’orchestra perfetta. Mancini ha svolto un lavoro eccezionale: ha inquadrato la Nazionale ma nello stesso tempo ha lasciato a tutti la possibilità di tirare fuori il proprio estro e si vede dalle giocate di Berardi, Insigne e Immobile».

R. Ventre (Il Mattino)

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