Ritocchi, qualche partenza (anche eccellente, magari anche lo stesso Mertens) ma senza rivoluzione. La rosa del Napoli, lo zoccolo duro, piace da morire a Spalletti. E lo ha detto più volte a De Laurentiis, e con quella vorrebbe riportare il Napoli in Champions il prossimo anno. Magari esaltando Zielinski. Il tecnico conosce come pochi la capacità di sfruttare gli spazi, in un 4-2-3-1 (potrebbe ricominciare esattamente così) dove gli inserimenti ciechi di Zielinski potrebbero incrementarsi. Inoltre, i movimenti da trequartista centrale catalizzeranno numerosi palloni, facendolo diventare il secondo pivot della manovra offensiva. Di questo, potrebbero usufruire in maniera inevitabile Lorenzo Insigne e Hirving Lozano. Posti più alti e accentrati in fase di possesso, potrebbero avere meno campo da coprire rispetto a quello che facevano con Gattuso e più forza per andare a puntare verso la porta. Osimhen, poi, potrebbe esser toccato dall’acqua santa qualora il Napoli riuscirà a trovare nella creazione della profondità il suo dogma. Il nigeriano vive per lo spazio, per scatenare i cavalli del suo motore: nel Napoli che ha in mente Spalletti ci sarà, ovviamente, il punto forte sarà la creazione dello spazio tra e oltre le linee avversarie, con un gioco che trovi la verticalità improvvisa. È questa, dunque, la ricetta per tornare in Champions.
P. Taormina (Il Mattino)