Iaquinta su Spalletti: “Sono certo che il mister punterà molto su Insigne”

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Tre stagioni insieme, in un crescendo di gol e prestazioni che l’hanno portato ad essere l’attaccante che era, capace di scalare le vette fino a prendersi la Coppa del Mondo nel 2006. Lo speciale rapporto di Luciano Spalletti e i suoi bomber è cominciato a Venezia, con le giocate di Maniero, ma nell’Udinese dei primi anni duemila ha potuto trovare il materiale adatto in Vincenzo Iaquinta, l’attaccante di fiducia del toscano.

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«Mi dispiace per come sia finita in panchina con Gattuso, ma sono certo che con Spalletti il Napoli ha fatto una scelta vincente per il suo futuro» spiega l’ex attaccante di Udinese, Juventus e Nazionale. 8 gol il primo anno insieme in bianconero, poi 11 l’anno successivo, quindi 15 reti nell’ultima stagione insieme. L’attaccante calabrese è stato in Friuli l’emblema del gioco all’attacco dell’allenatore toscano, rivisto poi a Roma, in Russia con lo Zenit e anche all’Inter, nell’ultima avventura in panchina. 
Spalletti al Napoli, il suo primo pensiero? 
«È un allenatore da grandi piazze, ci sa stare e lo ha dimostrato negli anni tra Roma e Inter. È un ottimo allenatore, tra i migliori in circolazione, e soprattutto ha sempre avuto ottime idee»
Troverà una squadra già adatta a queste idee? 
«Il Napoli visto in questa stagione ha un’ottima base di partenza. Ci sono gli elementi per dargli la possibilità di giocare il suo gioco, quel 4-2-3-1 che conosciamo. Forse servirà qualche ritocco dal mercato ma di certo la rosa napoletana può favorirlo». 
Tanta attesa per vederlo all’opera con Osimhen, che un po’ ricorda Iaquinta visto a Udine. 
«È un attaccante strutturato ma anche velocissimo. Sono certo che con Spalletti lavorerà al meglio e crescerà tantissimo. Osimhen ha caratteristiche uniche che mi sembrano ideali per il gioco di Spalletti: velocità e profondità, il suo nuovo allenatore glielo farà capire sin dai primi allenamenti». 
Un gruppo, il Napoli, che ha bisogno di una nuova guida dopo due anni particolari. 
«E Spalletti può essere l’uomo giusto. Ha due pregi, su tutti: pretende tanto da tutta la squadra ed è un uomo schietto. Anche con me non si è mai risparmiato, ricordo bene la sua gestione dello spogliatoio e se deve dirti una cosa te la dice in faccia, senza mezzi termini. Questo atteggiamento alla lunga può solo fare bene a tutti».
Con lei all’Udinese il gol non è mai mancato. 
«Ha sempre cercato un calcio offensivo e non è mai cambiato negli anni nel suo modo di interpretare il gioco. Giocavamo davanti con Di Michele e Di Natale, poi c’ero io, non ricordo una partita in cui non abbiamo messo in difficoltà gli avversari. È molto chiaro con i suoi giocatori, spiega subito quello che cerca quando si va in campo e il gruppo apprezza molto questo modo di fare»
A Roma Totti, a Milano Icardi, ora a Napoli troverà Insigne. 
«Che ogni anno fa meglio del precedente. Lasciamo stare le chiacchiere, Lorenzo sta facendo benissimo in azzurro e io spero che – al di là di ogni discorso sul rinnovo contrattuale, sono cose che sceglierà la società – possa restare a Napoli, dove è felice tra la sua gente e dove ha saputo anche diventare un simbolo. Sono certo che Spalletti punterà molto sul capitano nel suo nuovo progetto tattico»
In azzurro sostituirà un vecchio amico come Gattuso. 
«Mi dispiace per Rino, non entro nel merito di ciò che è accaduto in questa lunga e particolare stagione ma sicuramente per me ha fatto benissimo a Napoli». G. Arpaia (Il Mattino)

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