Avanti tutta. E pure con un certa rapidità. Mancano solo aspetti formali. L’aspetto economico lusinga l’ex tecnico di Roma e Inter sino a un certo punto. Lucianone avverte l’esigenza di tornare nella mischia dopo due stagioni di relax. Era già pronto a farlo nel dicembre del 2019, ma l’Inter pose il veto a dire di sì al Milan. Insomma, il calcio gli manca e in Italia quella del Napoli sembra fatta apposta per le sue idee di gioco. La sfida di aprire un ciclo lo solletica, grazie anche alle note capacità persuasive di De Laurentiis. E così ieri le operazioni contrattuali sono andate avanti a distanza, con i rispettivi legali che stanno continuando a trattare. Ma anche piuttosto speditamente. Il corteggiamento prosegue serrato e da martedì uno stop vero e proprio non c’è più stato. E nessun ripensamento. Tuttavia in casa azzurra nessuno vuole dare per scontato un esito positivo. E visto i precedenti degli ultimi tempi, meglio essere prudenti prima di dire che la fumata sarà bianca. Anche se si fa fatica a immaginare che possa saltare tutto. L’unica opzione che poteva mandare all’aria l’operazione era un assalto a furor di popolo a Maurizio Sarri che solo tra pochi giorni risolverà il suo contratto con la Juventus dietro il pagamento di una penale di 2,5 milioni di euro. Cosa che non è avvenuta perché De Laurentiis a un ritorno di Sarri non ha mai pensato in questi mesi. Il patron del Napoli si è convinto che l’uomo per ripartire sia proprio Luciano Spalletti.
Pino Taormina (Il Mattino)