Di Michele, ex calciatore: “Non venni a Napoli per via di Delio Rossi”

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David Di Michele, ex calciatore, fra le tante, di Palermo e Torino, è intervenuto su 1 Station Radio, ecco le sue parole: “La situazione in Italia è anomala, non siamo abituati a questa programmazione di calendario rispetto ad altri campionati. Non giocare in contemporanea ti porta agevolazioni, ma anche penalizzazioni. Disputare tutte le partite alla stessa ora, però, ti fa giocare con qualche pensiero in meno, rispetto alla pressione del sapere il risultato della tua concorrente. Pippo Inzaghi? La sua è stata un’ottima stagione con il Benevento. All’inizio si pensava potessero far fatica, invece hanno dimostrato il contrario con gioco e qualità. Il loro campionato è stato dignitoso, è nel girone di ritorno che hanno perso molti punti per strada. Torino? Sono stato onorato di aver indossato una maglia così blasonata nel calcio italiano. Fa piacere la loro salvezza, ma dispiace per le parole di Cairo ad Immobile. La mentalità italiana va cambiata, le partite vanno giocate fino alla fine, complimenti alla Lazio per averlo fatto. Salernitana? La loro promozione, dopo 20 anni, è stata un qualcosa di straordinario. Una cavalcata importante, nessuno si aspettava potessero arrivare in A, ed invece ci sono riusciti. Grandissimi complimenti al mister Castori, alla squadra, alla società, e ad una città calorosa. Proposte di Lotito? Nessuna, al momento. Farebbe piacere sicuramente poter dare un contributo a questa società in un’altra veste, mai dire mai, la porta è aperta. La mia esperienza a Palermo? Quella squadra viaggiava in alto in classifica, c’era entusiasmo. Una piazza importante, nella quale sono passati tantissimi campionati. Zamparini ha fatto grandissime cose a Palermo, manca un presidente così: conosceva davvero il calcio ed era piacevole parlarne con lui. Spero che tornino dove meritano di stare. Sirigu? Giusto fargli i complimenti, ieri sera grandissima prestazione dopo aver subito 11 gol in due partite. Io vicino al Napoli? Sì, quando ero a Salerno. All’epoca giocavo poco, e ci fu un contatto con gli azzurri quando erano in B. L’affare non si concretizzò perché Delio Rossi mi volle tenere quando salimmo in A. Futuro? Aspiro ad allenare qualcosa di più del settore giovanile, magari una Primavera o prima squadra”.

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