Capitano coraggioso, Lorenzo Insigne. Perché quando il pallone diventa pesante, è sempre lui ad appoggiarlo sul dischetto. A Firenze Terracciano – originario di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta – aveva intuito la traiettoria del suo destro, ma per fortuna la respinta corta consente a Insigne di ribattere in rete. Il gol numero 19 sul campo della Fiorentina, il campo maledetto. Quello della rottura del crociato (2014), dello scudetto sfumato (2018) diventa quello della felicità. 19 centri in campionato: mai così tanti. Un Insigne 2.0, nuovo di zecca, rigenerato dalla cura Gattuso che dal primo minuto della sua gestione lo ha consacrato rendendolo punto di riferimento e punto fermo nel suo sistema di gioco. Dopo la gara, poi, bellissimo siparietto tra il capitano del Napoli e Ribery. Lorenzo si è avvicinato al francese ricordandogli un episodio del passato che li aveva visti insieme. «Ti ricordi? Giocammo un’amichevole in Trentino. Abbiamo anche una foto insieme, mentre mi davi la tua maglietta. Sei un grande», si è sentito dai microfoni di Dazn a bordocampo. Ribery a quel punto ha chiesto ad un componente dello staff della Fiorentina di preparargli due maglie da scambiare con i giocatori azzurri.
Il Mattino