Donati: “La Juventus è troppo discontinua, da un punto di vista meritocratico Napoli e Milan meriterebbero la qualificazione”

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“Ieri ho visto il solito Napoli degli ultimi tempi: solido, concentrato, che vuole raggiungere l’obiettivo Champions ad ogni costo – queste le parole di Massimo Donati, opinionista Dazn ed ex calciatore, fra le tante, di Atalanta e Milan, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Il merito di ciò va a Gattuso, il quale ha dato solidità alla squadra in questa seconda parte della stagione. Sicuramente mettere in discussione l’operato di Rino a metà campionato è stata una scelta un po’ frettolosa, perché quando una squadra importante come il Napoli perde tante partite, criticare ci può stare, ma non così tanto come si è fatto. Adesso si parla di un cambio allenatore, ma ci penserei bene, perché chiunque dovesse arrivare avrà un’eredità importante da portare avanti. Insigne migliore in campo con la Fiorentina? Tutti hanno disputato un’ottima partita, con equilibrio e l’obiettivo unico di arrivare in Champions. La maggior parte dei gol si fanno in area di rigore, ma è ovvio che se in squadra hai dei gran tiratori ne possono arrivare anche con tiri da fuori area. Ovviamente, bisogna allenarsi anche in questo, come bisogna farlo anche nei passaggi semplici. Il tiro da fuori è una delle migliori caratteristiche di questo Napoli. Zielinski? Lui ha un lavoro specifico da fare in fase difensiva, ma, quando la squadra ha la palla, ha molta libertà di manovra. Lui è uno di quei calciatori incisivi e determinanti che può fare sempre la differenza quando si arriva vicino alla porta avversaria. Champions? Analizzando l’intero campionato, Napoli e Milan meriterebbero la qualificazione. La Juventus è stata troppo discontinua, ma il calcio è composto da tante cose e non sempre la meritocrazia paga. Pirlo? È stato un grandissimo calciatore, ma l’allenatore è un altra cosa. L’ho provato sulla mia pelle e so bene che è tutto un altro mondo. Non c’è solo l’aspetto del campo, ma anche il fuori e gestire tante teste in un club blasonato come la Juventus non è facile, lui stesso ha ammesso di aver sbagliato a prendere come prima esperienza una panchina come quella bianconera. Se dovesse vincere la Coppa Italia e qualificarsi in Champions, salverebbe la sua stagione senza dubbio. Cambiare allenatore? Non so cosa sia giusto, perché quando si inizia il percorso con un tecnico, bisogna concedergli il tempo di crescere, ma qui si parla della Juventus, società che deve vincere per forza, e non c’è il tempo per aspettare. Nonostante lo Scudetto vinto, l’anno scorso si parlava ugualmente di stagione fallimentare con Sarri. Osimhen? Al Napoli è mancato tantissimo. Nelle undici partite in cui è stato assente, gli azzurri ne hanno perse quattro. Quando ti manca uno così, è ovvio che qualcosa perdi. Bakayoko? L’ho visto in crescita, ma da uno della sua caratura ci si aspetta sempre prestazioni importanti. Ha attraversato un momento negativo nel periodo nevralgico di questa stagione. Con il Verona non si baderà al risultato dell’andata, match in cui sono iniziate le critiche nei confronti di Gattuso, sicuramente gli azzurri saranno carichi, con una vittoria raggiungerebbero il primo obiettivo stagionale”.

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