Capuano: “La nuova riforma della Coppa Italia è una sorta di Superlega. Mantenere i club di Serie C e D è un’idea antistorica”

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A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Giovanni Capuano, giornalista di Panorama&Radio24: “La riforma della Coppa Italia è in piccolo una sorta di Superlega. Trovo paradossale che i presidenti che tre settimane fa si erano rivoltati contro la Superlega abbiano approvato questo nuovo format. La Coppa Italia non ha un meccanismo normato, ma è un torneo a inviti gestito dalla Lega Serie A. Dal 2008 al 2021 solo una squadra di Serie C si è spinta fino alla fase finale della manifestazione. Mantenere i club di Serie C e Serie D in questo contesto è un’idea ormai antistorica. Basti pensare che la quasi totalità di queste formazioni non ha gli impianti adatti per ospitare le big della Serie A, per cui, oggi, sarebbe impensabile vedere Südtirol-Juventus. Metà delle partite della Coppa Italia 2020/2021 non sono state riprese dalle telecamere e quindi non sono andate in televisione, a causa, soprattutto, dell’inadeguatezza degli stadi”

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