Doppio ex Castellini, un giaguaro con il cuore diviso a metà: «Azzurri con più qualità»

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 Sono 259 presenze con la maglia del Napoli, 267 quelle con la divisa del Torino. Un soprannome, il Giaguaro, che ancora oggi regala un sorriso ai tifosi azzurri con qualche anno in più, quelli che l’hanno applaudito in sette stagioni in quello che era il San Paolo. Luciano Castellini è il doppio ex per eccellenza del match che domani vedrà contrapposti granata ed azzurri. Sarà il più classico degli incroci tra alta e bassa classifica. «Con tutto quello che comporta in questo momento della stagione. Il Napoli ha un grande obiettivo, quello di arrivare in Champions. È un qualcosa che ti fa tenere sempre la testa ben focalizzata sull’obiettivo. Il Torino deve salvarsi, anche in questo caso c’è un traguardo molto importante da raggiungere. Credo che la differenza possa farla la qualità in attacco degli azzurri: il piano gara dei granata credo sia semplice, quello di aspettare e ripartire. Dai primi venti, si capirà che partita sarà». 
Che tipo di gara prepareranno i due allenatori? 
«Strano dover parlare di una partita dove da un lato ci sarà Gattuso che, a quanto leggo, non resterà a Napoli nonostante i risultati che sta collezionando, mentre dall’altro ci sarà Nicola che ha fatto riprendere il Toro, che ha coinvolto il gruppo, ma che non è stato ancora riconfermato. I granata hanno svoltato anche grazie agli innesti Mandragora e Sanabria, ora si bada al sodo»
Gattuso e Nicola, quindi, andrebbero riconfermati? 
«Mi sembra che a Napoli la questione sia già delineata: personalmente, mi auguro che Gattuso resti perché trovo che sia un bravissimo allenatore. Su Nicola posso solo dire che ha tirato fuori il Torino dalle sabbie mobili, non vedo nessun motivo per cui non debba esser riconfermato. Se prevalesse il buon senso, entrambi dovrebbero continuare sulle rispettive panchine, poi non so che tipo di logiche intraprenderanno le società».
Recupera Sirigu per il Toro, nel Napoli ci sarà Meret. Che confronto sarà? 
«Meret lo conosco bene: l’ho allenato nelle nazionali giovani. Appartengo alla vecchia guardia: va scelto un titolare ed una riserva, Alex ha bisogno di continuità, non di alternanza. Se un titolare va malissimo, allora lo sostituisci, in caso contrario lo lasci crescere. Cambiare spesso, per me, non va bene. Sirigu è esperto, ma stato ben sostituito da Milinkovic: vedremo cosa deciderà la società sul loro futuro»
Meret merita l’Europeo?
«Sarebbe meglio se giocasse di più. Credo che Mancini abbia già scelto. C’è Sirigu che è affidabile, Donnarumma che è il titolare. Ci potrebbe esser spazio per Meret come terzo».

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A Cura di Marco Giordano (Il Mattino)

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