Bonetti: “La Superlega, l’elite e l’ipocrisia della meritocrazia nel calcio”
L’allenatore Ivano Bonetti è intervenuto a “Donne nel Pallone – Speciale 90 minuti”, programma condotto da Sonia Sodano e Gabriella Calabrese in onda su Radio Onda Sport.
Superlega? In Inghilterra c’è stato tanto malcontento per questo progetto. Il calcio a livello mondiale è una religione e questa decisione di creare un campionato d’elite è stato uno smacco per tutti i “credenti”. Tutta la situazione ha lasciato l’amaro in bocca anche perché si è detto che doveva essere un campionato che si basava sulla meritocrazia, una grande ipocrisia a mio avviso. In Italia non esiste una cosa del genere, è chiaro che la Juventus, per esempio, vince perché la società ha più soldi rispetto ad una squadra media come può essere il Sassuolo o il Bologna. Avrebbero dovuto fare come si fa al fantacalcio, ovvero, finanziare con la stessa cifra le squadre e allora sì che lì prevarrebbe la meritocrazia. Al di là di tutte queste discussioni, c’è da considerare anche un aspetto: se le squadre aderenti alla Superlega automaticamente si staccassero da competizioni quali la Serie A o i campionati europei, le squadre meno blasonate avrebbero più possibilità di vincere il tricolore o di andare in Europa. È tutta una questione sul vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.
Atalanta – Bologna? Il Bologna viene da un buon momento, è una squadra che migliora anno dopo anno. L’Atalanta è sicuramente più in forma e punta al secondo posto in classifica, il suo gioco aggressivo e propositivo merita sicuramente la posizione attuale e ritengo sia la favorita del match.