Pistocchi: “Mertens calciatore unico per il gioco del Napoli. Corsa Champions? Il Milan è in difficoltà”
“Rigore Napoli? Non c’è ombra di dubbio, era rigore netto. Milinkovic non può giocare un pallone, a quell’altezza, quando ha un avversario così vicino e che cerca di colpire la palla con la testa. Il gioco pericoloso prescinde dall’aver preso anche la palla. È stato l’episodio che ha condizionato la partita perché, nella stessa azione, c’era anche un fallo di Hysaj su Lazzari, anche quello da rigore più espulsione. Il Var è stato fondamentale – queste le parole del giornalista Mediaset, Maurizio Pistocchi, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. È stata una bella partita, le due squadre hanno giocato a viso aperto creando numerose azioni e diversi gol. Quando sta bene Mertens, il Napoli ha una soluzione diversa in attacco. Dries è un giocatore unico, che scambia passaggi, e non è un caso che la stagione più grande degli azzurri coincide con la sua esplosione da centravanti. Senza dubbio, il belga è ancora il titolare di questa squadra. Osimhen è un calciatore da campo aperto, bravo negli spazi, ma in Italia non trovi grandi aperture, devi essere bravo a giocare spalle alla porta, tenere palla e dialogare con i compagni. Dries, in questo, è superiore a tutti gli attaccanti che ha attualmente il Napoli. Petagna è più da area di rigore, forte fisicamente, ma con caratteristiche diverse. Higuain, ad esempio, è più come il belga. Sono prime punte che legano il gioco con i centrocampisti. Quando presentarono Osimhen, espressi già le mie perplessità, per il costo elevato del cartellino e perché ero sicuro che avrebbe avuto difficoltà in Serie A. È stato sfortunato per gli infortuni, ma non ha mai dato l’impressione di essere decisivo come ci si aspettava. Champions? La Juventus ha il calendario più difficile, il Milan è quella che sta peggio. Il Napoli è quella che sta meglio di tutte. Saranno sei giornate molto difficili. Gli azzurri visti ieri hanno mostrato di avere gamba, condizione, con i giocatori più importanti in uno stato brillante. Terzo e quarto posto saranno contesi fra Juventus, Milan e Napoli, perché l’Atalanta è di un altro livello. La squadra di Gasperini ha pareggiato a Roma, ma avrebbe potuto vincere tranquillamente per le numerose occasioni create. Saranno decisivi gli episodi, come capitato ieri sera, per il finale di stagione. Fiorentina-Juventus partita importante della prossima giornata, nonostante i bianconeri abbiano la rosa più forte del campionato, hanno avuto dei problemi ma abbastanza preventivabili poiché hanno consegnato la squadra ad un debuttante. Giudicano negativamente la Juventus, ma hanno una difesa forte, centrocampo ben assortito, forse il problema è in attacco, perché dipende dai capricci di Ronaldo. Credo, però, che sarà più decisiva Lazio-Milan. Se i rossoneri dovessero perdere, diventerebbe difficile il loro finale di campionato. Contro il Sassuolo è stata una partita equilibrata, ma i neroverdi hanno avuto diversi momenti da protagonisti. La cavalcata iniziale del Milan è stata condizionata dalla loro forma brillante, ma oggi è venuto meno. Dipenderà anche dal clima: con il caldo chi starà meglio fisicamente porterà il risultato a casa. Futuro Gattuso? Rino non resterà, sono accadute troppe cose che lo hanno fatto ragionare in negativo. Sulla piazza ci sono diversi allenatori disponibili, come Fonseca, Allegri, Sarri. Dipenderà da De Laurentiis. C’è la possibilità di scegliere anche un giovane o chi ha fatto bene in stagione, come De Zerbi e Ballardini. La scelta sull’allenatore dovrà essere fatta in base alle caratteristiche dei giocatori in rosa, perché un tecnico deve esaltare l’organico a disposizione, dunque prenderei un tecnico da 433 o 4231. Mertens-Insigne? Sono due giocatori protagonisti nel Napoli da anni, meritano tutta la gratificazione che ricevono dai tifosi. Dries è anche più napoletano dei napoletani. Se fossi in ADL, farei loro dei contratti a vita, ovviamente sempre rispettando i parametri della società per non fare la fine dei ricchi diventati poveri. Dimissioni Agnelli? Non credo. Penso che John Elkann non sia soddisfatto delle brutte figure in campo internazionale e dei rapporti rotti con Fifa e Uefa. Sarà difficile, dunque, rappresentare la Juventus in Europa per Andrea, ma detiene l’11% di Exor. La partita è difficile, deciderà John Elkann”.