G. Bezzi, giornalista RAI: “Il popolo azzurro fa sacrifici per supportare i propri beniamini”

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Queste le parole del giornalista Rai, Gianni Bezzi, ai microfoni di 1 Station Radio: “Napoli-Lazio sarà un bel match, sono due squadre che hanno una caratteristica che le accomuna: non rinunciano a giocare, puntano sempre a fare la partita e hanno interpreti importanti. Sarà una gara spigolosa, come già accaduto all’andata. La posta in palio è altissima, ed è uno spartiacque fondamentale. Nessuna delle due può sbagliare, soprattutto gli azzurri, considerato che la Lazio deve recuperare una gara con il Torino”.

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SuperLega ha influenzato i risultati di ieri? No, la Juventus non brilla da tempo, ha già offerto prestazioni sottotono. Il Milan è calato rispetto al girone d’andata, e non mi sorprende se si fa rimontare da una squadra brillante come il Sassuolo. Il campionato dei neroverdi è stato eccezionale, ed inciderà sul futuro di De Zerbi: i suoi ragazzi giocano a memoria, hanno un grandissimo Berardi. Pioli è un bravo allenatore, ma ho sempre notato questa caratteristica: fa splendidi gironi d’andata, e cala in quelli di ritorno. Le stagioni si completano a Maggio, penso che andrebbe rivisto qualcosa anche nella preparazione. L’Inter è la squadra che cammina su un tappeto molto morbido, si sta avviando allo Scudetto senza difficoltà e la gran voglia di fare risultato di una squadra affamata come lo Spezia ha messo in difficoltà anche una grande squadra come i nerazzurri. Inoltre, i ragazzi di Antonio Conte conoscevano già il risultato del Milan. Lo Spezia darà fastidio a tutti, nonostante i 33 punti in classifica.”

Mertens o Osimhen contro la Lazio? Il Napoli con Dries è un’altra squadra. Nel momento importante della stagione, e anche in Europa League, gli azzurri hanno pagato la sua assenza. È straordinario, eccezionale sotto porta, devono puntare su di lui. Il prezzo del cartellino di Osimhen è un motivo per il quale si sono cercati nuovi introiti come la SuperLega. Si dovrebbe stringere un gentleman agreement, una soluzione con parametri uguali per tutti: abbassare ingaggi, cartelli giocatori e provvigioni. Vedere giocare le stesse partite diverse volte, anche se sono match di cartello, potrebbe far stufare. I dodici club che hanno tentato di costruire questa competizione sono tutti indebitati, anche se con situazioni diverse. Il calcio non può perdere il suo romanticismo, perché i tifosi hanno diritto di vivere storie fantastiche. Il calcio è della gente, che sacrificano tante cose, e Napoli è un esempio: il popolo azzurro fa costanti sacrifici per supportare i propri beniamini. Per squadre come la Lazio, con la politica volta all’accortezza sul bilancio, è difficile competere con altri club che, invece, hanno il petrolio sotto casa. Bisognerebbe ripartire dal settore giovanile, che è l’anima di un club, come accade all’Atalanta. Ci sono giocatori provenienti dall’estero e forzati dagli agenti, ma questo fa male alle casse dei club. I bergamaschi sono un club sano, puntano sui giovani e, arrivando in Europa, hanno dimostrato che un altro calcio è realizzabile”.

Fonte: Radio 1 Station

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