In prima fila nella successione alla guida della Juventus, la società della passione dell’Avvocato Gianni Agnelli, c’è un altro nipote: Alessandro Nasi. Il suo nome, in questa delicata fase, è avanzato dal Corriere delle Sera che lo indica quale favorito nella corsa alla presidenza.
Cugino di Andrea e di Jaki Elkann e dei suoi fratelli, Lapo e Ginevra, Alessandro Nasi è una figura defilata della dinastia Agnelli che, fino a questo momento, ha occupato ruoli primari pur mantenendo quella discrezione così borghese e torinese che aveva segnato poi le scelte dei suoi genitori.
Alessandro Nasi, il manager della dinastia Agnelli
Figlio di Andrea Nasi e di Daniela Remmert, esponenti di note famiglie torinesi attive nell’imprenditoria, è imparentato con gli Agnelli grazie al matrimonio del barone Carlo Nasi con Caterina Aniceta Agnelli e dunque è cugino di John Elkann. Nato e cresciuto a Torino, Alessandro Nasi si è laureato in Economia per poi intraprendere un percorso di formazione professionale e di consolidamento delle competenze negli Stati Uniti, dove ha vissuto a lungo. Nasi ha maturato anni di esperienza a Wall Street, ha lavorato per le principali banche di investimento come Merril Lynch e Jp Morgan e poi sotto la guida dell’ex Ceo di Fca, Sergio Marchionne. In tempi più recenti, è stato accostato alla Ferrari, altra croce e delizia di Jaki.
Oggi Nasi è presidente di Comau, industria del ramo della robotica che fa parte del gruppo Stellantis e si è stabilito a Torino per seguire i propri affari e la famiglia, costruita con la compagna Alena Seredova (ex moglie del portiere della Juventus, Gigi Buffon) e la bambina nata dalla loro unione, Vivienne Charlotte oltre ai due figli della modella e attrice, Louis Thomas e David Lee.
Alessandro Nasi presidente della Juventus: ecco il nuovo corso
Se, dunque, l’idea di sostituire Andrea Agnelli con Alessandro Nasi prendesse corpo, si sposterebbero gli equilibri interni al club. Per essere meno cauti, si consumerebbe una evidente e tangibile epurazione delle figure più vicine ad Agnelli, come Pavel Nedved e Fabio Paratici e si assisterebbe – progressivamente – alla loro sostituzione. Ma oltre agli interventi di natura organizzativa, una figura come quella di Alessandro Nasi vorrebbe implicare più attenzione agli aspetti finanziari e a quei conti in sofferenza, anche a causa della pandemia.
L’addio di Andrea Agnelli alla Juventus
La mossa della SuperLega, controversa e discutibile, sarebbe stata dettata dagli ammanchi e dalle sofferenze dei conti bianconeri? Bene, Elkann allora affiderebbe la revisione e il controllo di gestione a chi vanta competenze e una formazione solida, pur non avendo mai operato in una società calcistica. Una componente che parrebbe secondaria poi rispetto al rapporto di fiducia instaurato e, di contrappasso, compromesso forse con il cugino Andrea.
Le figure nuove: con Nasi arrivano Trezeguet e Del Piero?
L’eventuale nuovo corso alla Juve vorrebbe recuperare quell’intesa con la tifoseria interrotto con la scelta della Super Lega, assecondando quell’alone romantico e nostalgico che spesso si associa ai ritorni a un passato glorioso: in questo senso farebbero il loro rientro vecchie glorie del club come David Trezeguet, pronto a diventare direttore sportivo o Alessandro Del Piero, che prenderebbe il posto lasciato vacante da Pavel Nedved.
Fonte: sport.virgilio.it