A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Inter
Approfondimento su Napoli-Inter
Napoli-Inter: neanche il tempo di smaltire le tossine accumulate la domenica sera, che il campionato ripartirà con il turno infrasettimanale.
E’ finita 1-1 la gara del “Diego Armando Maradona” Napoli-Inter, un risultato che avvicina i nerazzurri verso lo scudetto e allontana i partenopei dalla zona Champions. Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- La maglia della discordia: una variante tutta partenopea al tema Covid negli ultimi giorni è stata la questione della maglia del Napoli disegnata da Burlon per la sfida contro l’Inter di ieri sera. Non voglio convincere nessuno e lascio a ognuno la propria opinione, per cui le mie considerazioni sono solo due: la casacca a me piace tanto, ma se la società continua uno scaramantico silenzio stampa che prosegua anche nel far indossare la maglia portafortuna argentina.
- Il coraggio: lo stesso tipo di approccio avuto a Torino nella sfida contro la Juventus, questo resta il peccato originale di Gattuso. Troppo rispetto nei confronti di avversari blasonati e la sensazione che mentre il numero di partite da giocare diminuisce agli azzurri manchi sempre il salto di qualità per diventare grandi. La squadra ha giocato esattamente la partita che, ahimè, tutti si aspettavano, senza provare realmente a vincerla rischiando qualcosa.
- Il “giallo” facile: ieri sera gli azzurri avevano a disposizione pochi cambi di qualità (a mio avviso solo Mertens), perché la rosa ora è numericamente ampia ma con quasi nessuno in grado di poter cambiare il match. E allora vedere tre inutili cartellini gialli (Demme per un fallo in area di rigore avversaria, Mertens per un vaffa di troppo e Manolas per un battibecco con Hakimi) a cui si aggiunge quello di Lozano a Genova sono un problema da risolvere subito.
- Il “piccolo”Diego: ho letto con attenzione l’esaltazione di Demme per i chilometri percorsi in campo. Nel bene o nel male cerco di non avere stereotipi e ragiono solo con la mia testa senza cercare consensi popolari. Ieri il tedesco a mio avviso ha dato poco equilibrio, lasciandosi attirare dal pallone favorendo le ripartenze degli avversari in contropiede. Poi quell’inutile ammonizione in una zona inutile del campo ci costringerà a giocare il match contro la Lazio con Bakayoko in campo.
- Il record dei record: la corsa Champions dopo Napoli-Inter sembra ormai quasi chiusa per i partenopei. Non per il punto raccolto contro la capolista, ma semplicemente perché le avversarie come l’ Atalanta e la Lazio (non proprio Real Madrid e Bayern Monaco) stanno aggiornando giornata dopo giornata i propri almanacchi della loro storia. Sembra impossibile riuscire a tenere il ritmo di queste squadre che non perdono più un colpo da una decina di giornate. E fare la corsa solo sulla Juventus sarebbe invece come fare la guerra al Vaticano per ottenere il pagamento dell’ IMU…
Articolo a cura di Marco Lepore