Santacroce: “Albiol il rimpianto del Napoli, era il compagno adatto al fianco di Koulibaly. Ecco cosa mi disse Hamsik…”
“Con il mio Napoli, vincemmo una gare eccezionali contro i campioni dell’Inter di Mourinho. Fu pazzesco, indimenticabili, ricordo ancora l’emozione nello stare accanto a campioni che si vedevo solo sulla PlayStation – queste le parole di Fabiano Santacroce, ex calciatore, fra le tante, del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Oggi i nerazzurri sembrano essere tornati a quei livelli, ma domenica affronteranno una squadra forte. Gli azzurri hanno dimostrato di potersela giocare con tutti. Se non ci fossero stati gli infortuni, a quest’ora parleremmo di un campionato diverso, ma la squadra di Gattuso ha reagito bene, soprattutto nel momento peggiore. I rientri degli indispensabili Mertens, Demme e Koulibaly sono stati fondamentali. Resterà il rimorso di non aver potuto competere per lo Scudetto a causa delle assenze. La squadra ha subito troppe critiche ingiuste. Compagno ideale per Koulibaly? Purtroppo, il gran rimpianto del Napoli resterà sempre la partenza di Albiol, non sono stati in grado di sostituirlo. Non è un caso che il Villareal, squadra in cui milita attualmente lo spagnolo, sia arrivato in semifinale di Europa League. I giocatori abituati a vincere, ti danno quel qualcosa in più che ti porta a determinati risultati. Maksimovic, Rrahmani e Manolas, non li vedo al fianco di Koulibaly. Con quest’ultimo ci vorrebbe un calciatore di testa, e tutti e tre hanno commesso errori gravi. Inizialmente avrei puntato su Maksimovic, perché più si avvicina ad Albiol. Rrahmani non mi dispiace, ha dimostrato qualità importanti anche durante la sua prima partita, in cui commise una topica, ma avrei voluto vederlo di più. Cagliari-Parma? I sardi sono messi malissimo, nonostante la società abbia speso tanto. Sulla carta sono fortissimi. Il Parma è stato sfortunato, in tante partite meritava di più. Dispiace, il pubblico è abituato a ben altro. Domani inizia una giornata cruciale per la classifica. Ci sono scontri diretti che non vanno persi, ma ci sarà ancora tempo. Chi dovesse conquistare i 3 punti, ovviamente, farebbe un bel salto in avanti, soprattutto il Napoli in chiave Champions. Un vantaggio giocare conoscendo i risultati delle altre? Quando gli azzurri hanno giocato dopo, a Firenze, non è andata bene, quindi avrei preferito che le partite fossero in contemporanea. Il match è comunque difficile, indipendentemente dagli orari. L’Inter è ancora scottata da quel famoso 5 maggio, vogliono restare concentrati fino alla vittoria matematica. Conte è un allenatore che non fa abbassare la guardia, vorrà conquistare anche il record di punti. Uomo partita? Tra i nerazzurri ce ne sarebbero troppi in grado di svoltare la gara. Nel Napoli dico Zielinski. Piotr è un talento, la prima volta che lo vidi notai una semplicità nelle giocate impressionante. Chiamai subito Hamsik che mi disse: ‘non mi sono mai allenato con uno così forte’. Quando si accende, ti cambia la partita anche da solo. Insigne? Lorenzo, quest’anno, si è consacrato definitivamente. Ha avuto una crescita impressionante anche sotto l’aspetto caratteriale, nel momento del bisogno ha preso in mano la squadra. Speriamo che arrivi presto il rinnovo, e che non sia la solita telenovela, anche perché lui vuole restare a vita nel Napoli”.