I club di A torneranno a discutere di sala Var e divisione dei diritti tv Tiene banco il blocco dell’App: ipotesi di un mese gratis per risarcire gli abbonati
Ci sono voci che possano arrivare ad impugnare la delibera con cui è stata approvata l’assegnazione.
Dopo quelle di Dazn, ieri, sono arrivate anche le scuse di Comcast Technology Solutions, partner esterno del gruppo britannico e indicato come responsabile del disservizio di domenica scorsa, che ha impedito ad una gran parte degli abbonati di vedere Inter-Cagliari e Verona-Lazio. «Eravamo in stretto contatto con loro mentre risolvevamo il problema ci scusiamo per tutti coloro che sono stati interessati», è il messaggio riportato dalla “Reuters”. La vicenda, però, non può concludersi qui. Da un lato perché, seppure nessuno l’abbia espresso chiaramente, il fatto che CTS faccia parte gruppo americano che controlla proprio Sky pare abbia alimentato qualche sospetto. Dall’altro perché il tema verrà affrontato nel corso dell’Assemblea di Lega convocata per oggi alle 17. E’ vero che non è all’ordine del giorno, ma i 4 club (Genoa, Sassuolo, Sampdoria e Crotone) che hanno votato contro l’assegnazione dei diritti a Dazn per il prossimo triennio, sono pronti a chiedere conto dell’accaduto E, addirittura, ci sono voci che possano arrivare ad impugnare la delibera con cui è stata approvata l’assegnazione.
NUOVO FORNITORE. Specificando che la responsabilità è stata di Cts, Dazn ha di fatto voluto escludere che l’inconveniente sia dovuto ad un problema di ampiezza di banda. Ma che, semmai, sia stato un servizio/processo che ha smesso di funzionare e che non è stato ripristinato rapidamente, sempre per colpa della stessa Cts. Inoltre, in futuro, quindi in particolare dalla prossima stagione, incidenti del genere non potranno verificarsi nuovamente sia perché Dazn cambierà fornitore (la partnership con Tim servirà anche a questo) sia perché si passerà ad un sistema multicast. Peraltro, non sarebbe da escludere nemmeno una richiesta di risarcimento danni da parte del media-group inglese. Giusto per completare il quadro, nella giornata di domenica, via Rosellini aveva provveduto a inviare una lettera a Dazn per dare un riscontro formale a quanto stava avvenendo e per invitare a far sì che episodi del genere non si ripetano. Si è trattato, comunque, di una procedura standard, che viene attivata per situazioni simili, quindi in caso di partite improvvisamente oscurate, tanto che era già accaduto anche in passato, con Dazn ma anche, più indietro nel tempo, con Sky. Che si sia stata semplice prassi, come premesso dagli stessi vertici delle Lega, lo dimostra anche il fatto che non la web-tv non abbia ritenuto di dover rispondere. Mentre come risarcimento per gli utenti, con ogni probabilità, dovrebbe scattare un mese in più di abbonamento gratis.
VAR E BIGLIETTI. Dazn a parte, il menu ufficiale dell’Assemblea di oggi prevede che si voti sull’allestimento della sala Var unica presso la sede di Lissone, in provincia di Monza, della EI Towers Spa. La Lega fornirebbe l’infrastruttura, che permetterebbe un sostanzioso risparmio dei costi, ma la gestione del sistema sarebbe comunque in mano alla Federazione. Nella stessa location verrebbe creato anche il centro di produzione televisiva della Serie A, fino a questa stagione concentrato nelle strutture di Infront, con la possibilità poi di sviluppare in proprio altri progetti. All’ordine del giorno anche il correttivo per la quota abbonamenti e biglietti per l’annata in corso. Si tratta di un passaggio obbligato, visto che tra i criteri di ripartizione delle risorse per la vendita dei diritti tv c’è anche quello del pubblico negli stadi negli ultimi 3 anni. Ma con gli impianti chiusi occorre stabilire come riformulare il calcolo per una quota che incide per il 12% sul totale, quindi per un centinaio di milioni. Tra le ipotesi al vaglio: escludere questa stagione, considerando il triennio precedente, oppure tenere conto delle ultime 2 con il pubblico, aggiungendo come terza la migliore dell’ultimo triennio.
A cura di Pietro Guadagno (CdS)