Gabriele Gravina, presidente della Figc, è intervenuto al termine del Consiglio federale, ecco le sue parole: “Non abbiamo molti giorni a disposizione, anzi abbiamo solo poche ore. Entro il 18 dobbiamo dare una risposta in vista dell’Esecutivo Uefa del 19 aprile: la nostra risposta è sì, speriamo che lo sia anche quella del Governo. Capisco le preoccupazioni di chi si limita alle analisi dei dati attuali, ma dobbiamo avere coraggio e per questo ci dobbiamo proiettare all’11 giugno, con l’idea che l’Italia possa ripartire. L’Uefa richiede il 25% della capienza dell’Olimpico, sono 16mila spettatori scarsi: si tratterebbe di soggetti vaccinati, con tampone negativo o che hanno già avuto il Covid, peraltro sempre con mascherina e distanziamento. Vaccinare la Nazionale? Dobbiamo uscire da alcune false ipocrisie. Il vaccino serve a tutti gli italiani e tra tutti gli italiani ci sono anche i calciatori. Non possiamo pensare che a giugno non arriveremo ad un numero di vaccinati cosi’ elevato da poter permettere di vaccinarsi al gruppo squadra della Nazionale, composto da 50-60 persone. In quel momento tutte le categorie a rischio dovrebbero essere totalmente coperte”.