De Laurentiis non vivrà con altri rimpianti
Non ci sono assegni in bianco per blindare Fabian. E neppure per Lorenzo Insigne. Per lo spagnolo non c’è neppure fretta, visto che la scadenza è lontana nel tempo, 30 giugno del 2023, e si sa che De Laurentiis non ha mai fretta nel ritoccare gli ingaggi. E con i danni economici della pandemia, sarà tutto assai più complicato. Lo scorso anno Rino Gattuso è diventato arbitro della battaglia dei rinnovi quando decise che bisognava far contento in tutto e per tutto Dries Mertens. E il fatto che Gattuso con il Napoli non parla neppure del suo futuro, figurarsi quello degli altri, fa sì che ogni discorso legato ai rinnovi slitti alla fine della stagione. Quando il campionato sarà concluso, il Napoli saprà se avrà a disposizione il suo jackpot legato alla Champions e quando De Laurentiis avrà deciso chi mettere in panchina. Di sicuro, il patron non dirà di no a nessuna offerta a priori questa estate. Non ci sono incedibili: arrivasse l’offerta choc per Osimhen, per esempio, darebbe via anche lui. Ma nessuno si spingerà a offrire gli 80 milioni di euro spesi un anno fa. Quindi è praticamente intoccabile. Ma in ogni caso De Laurentiis non vivrà con altri rimpianti, come quando ha detto no ai 110 milioni per Koulibaly due estati fa.
P. Taormina (Il Mattino)