Castro(giornalista): “Juventus-Napoli spareggio Champions. Gli azzurri decideranno il proprio futuro e quello dei bianconeri”

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Juventus-Napoli è uno spareggio per la Champions – queste le parole di Giuseppe Castro, direttore della testata www.ItaSportPress.it, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. La partita è condizionata da questo campionato non veritiero, e l’ultimo bianconero positivo al Covid, Bernardeschi, influirà molto perché è solo l’ultimo di una lunga lista. Non possiamo attribuire a questo torneo la stessa considerazione degli anni scorsi. Al momento non ci sono problemi e la partita si dovrebbe disputare regolarmente. La formazione juventina sarà tutta da reinventare, Bernardeschi avrebbe dovuto giocare titolare. A differenza del Napoli, il quale ha solo il dubbio portiere e mediano. Sono presenti dei limiti evidenti nel protocollo della Lega. Questi giocatori non possono essere spremuti in questo modo, sono d’accordo con le parole di Guardiola: bisogna evitare di far spendere energie in giro per il mondo. Il PSG, ad esempio, affronterà il Bayern in Champions senza Verratti e Florenzi. Questo tipo di partite sono match importanti in cui si giocano fette di soldi pesanti. Per quanto riguarda Juve-Napoli, rispetto all’andata si sono invertiti i ruoli: ad oggi i bianconeri sono in difficoltà, con la panchina di Pirlo che scotta e diversi indisponibili. Il rinvio dell’andata ha favorito gli azzurri. Sembra che il profumo di Pirlo sia finito, Agnelli già parla con Allegri ed il suo ritorno sembra cosa fatta. Se la Juventus non dovesse raggiungere la Champions, andrebbe in contro ad un ridimensionamento che riguarderebbe anche Cr7. Il Napoli, dunque, domani segnerà sia il proprio futuro che quello dei bianconeri. A Torino, dal momento in cui è andato via Marotta, qualcosa è cambiato: Nedved e Paratici sono stati parecchio bacchettati. Non è stata gestita bene la situazione Sarri: Maurizio avrebbero dovuto proteggerlo e avrebbero dovuto comprargli calciatori adatti al suo gioco, e non è andata così. In una stagione come questa è stato un errore puntare su un esordiente, nonostante si chiamasse Pirlo. Domani ci sarà la sentenza in campo, sarà l’ultimo scontro fra Rino ed Andrea alla guida di Napoli e Juventus. Gattuso? Come dice Fabio Cannavaro ‘il Napoli è come una lavatrice, tutti ci sono passati, prima ti mettono a lavaggio e poi ti asciugano’. Se il Napoli dovesse fare una buona partita e magari arrivare in Champions, cosa si dirà di Gattuso? Rino non ha sentito la fiducia attorno a lui, e si è risentito di ciò. Con o senza quarto posto, andrà via, ma è destinato ad allenare altri club importanti, a differenza di Pirlo, che in caso di addio potrebbe avere un ridimensionamento e tornare indietro di due categorie. Oggi c’è troppo business. Il calcio è dei tifosi, ma, ad oggi, non stanno contando nulla”.

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