La costruzione dal basso: equilibrio è la parola chiave. Il Napoli ce l’ha?
La costruzione dal basso è un principio fondamentale nella tattica italiana o nelle gare europee di oggi, ma non è un dogma unico; inculcato nelle menti dei giocatori come l’unica possibilità di uscita, attacco e ripartenza contro difese chiuse o avversari che fan del pressing l’arma migliore.
Necessita di equilibrio, lettura della gara e, soprattutto, della situazione, nonché degli uomini che si ha a disposizione. Pep Guardiola allenava giocatori come Iniesta, Xavi e Messi e ha rivoluzionato il calcio moderno; ha fatto del possesso palla, dell’impostazione dal basso e del Tiki-Taka un nuovo stile di gioco.
Ma non necessariamente lo si deve emulare per diventare grandi. Anzi, basterebbe un pizzico in più di fantasia e conoscenza, per alternare la grande opzione dell’uscita dal basso ad un nuovo principio tecnico-tattico in grado di sorprendere e riscrivere la storia.
Tuttavia anche per questo stile di gioco ci vogliono gli uomini adatti; ovvero quelli propensi alla pressione alla marcatura ed alla costanza nel seguire l’avversario. Una squadre che effettua un pressing asfissiante in Italia è l’Inter del mister Antonio Conte.
Il Napoli dal canto suo, preferisce indietreggiare e lasciare spazio alla manovra degli avversari. Per poi andare in raddoppio di pressione sugli esterni, con il terzino di fascia ed il mediano più vicino. In alcuni casi rientra anche l’attaccante esterno per triplicare la pressione. In alcune partite si è visto il Napoli andare in pressione, ma indirizzando la giocata dell’avversario su un lato ben preciso.
Un esempio è la pressione in questa azione a Roma contro i giallorossi. Gli azzurri in linea in pressione (figura 1), con Politano che accenna la pressione sul difensore; con una postura in modo da non far effettuare il passaggio al terzino. Mentre Mertens ha il compito di resta a uomo di Diawara. Infatti sul passaggio tra i due centrali (figura 2), in pressione ci va Zielinski; con Insigne che si va ad appostare tra il terzino e l’attaccante esterno che stava venendo incontro.
Cristante, difensore giallorosso, forzando la giocata in verticale incappa nel movimento del capitano azzurro, che recupera palla la porta per qualche metro (figura 3) e poi la cede a Zielinski. Ma sul recupero palla vediamo che nella zona centrale si va a creare un 3 contro 3; dove Mertens, Zielinski e Politano, sono in buona posizione per ricevere il passaggio.
Allora “equilibrio” pare essere la giusta chiave per questo stile di gioco, finchè non ci sarà uno stile che stravolgerà ancora il calcio. Nel caso specifico il Napoli di mister Gattuso è andato a Roma con un equilibrio tattico e studiando bene gli avversari.
A cura di Antonio Pisciotta