ESCLUSIVA – A. De Nicola: “Ospina e Demme? Ecco i tempi di recupero. Su Canonico mi ha colpito il suo modo di essere preciso”
Campionato di serie A ancora fermo, per gli impegni delle nazionali, ma sabato si torna dove tra corsa scudetto, Champions e la salvezza, si entra nel vivo. In casa Napoli, ancora diverse assenze, ma si cercherà di recuperare i calciatori fermi per infortunio. Di questo e non solo ilnapolionline.com ha intervistato l’ex responsabile dell’area medica del Napoli Alfonso De Nicola.
Nell’allenamento di oggi il portiere Ospina si è procurato l’infrazione del quarto dito della mano sinistra. Quando secondo te potrà tornare in campo? “Per un portiere è un tipo d’infortunio non di poco conto, dipende se è la prima, seconda o terza falange. Dovessi esprimermi sui tempi di recupero, ovviamente non essendo presente sul campo, rischia uno stop di un mese. E’ chiaro che il primo sostituto è Meret, anche se mister Gattuso aveva dato la continuità ad Ospina, vediamo quando potrà tornare in campo, bisognerà attendere l’evolversi dell’infortunio”.
Invece per Diego Demme è un’infiammazione al tibiale posteriore della gamba sinistra. “Fosse stata una lesione, i tempi di recupero potevano essere più lunghi. Per fortuna è solo un’infiammazione e già domani potrebbe tornare ad allenarsi con la squadra”.
Nei giorni scorsi si erano infortunati Koulibaly e Mertens, per fortuna nulla di grave per loro. Cosa ne pensi in merito? “Se le diagnosi che abbiamo letto sono quelle corrette, non sono gravi. Koulibaly tra l’altro sta giocando in questi minuti con il suo Senegal, quindi ha ripreso in fretta dalla lussazione al dito. Capitò un tipo d’infortunio quasi simile a Morgan De Sanctis, noi dello staff medico ci preoccupammo e lui ci tranquillizzò, quindi per Kalidou si sapeva che poteva essere un’infortunio di poco conto”.
Hai riscontrato delle differenze a livello di recupero dagli infortuni tra il calcio maschile e quello femminile? “Nei maschi, ma questo si sapeva hanno una potenza muscolare che riescono a recuperare gli infortuni in breve tempo. Le ragazze, invece, ovviamente per struttura fisica, fanno più fatica. Per loro servirebbe un campo e porte più piccole, però devo dire che rispetto al passato hanno fatto importanti progressi a livello tecnico ed è un aspetto da non sottovalutare”.
Infine ti vorrei chiedere di Raffaele Canonico e di un aspetto che ti ha colpito in maniera particolare a livello lavorativo. “Raffaele è una persona sul lavoro molto preciso, sa il fatto suo e in questo periodo di Covid sta svolgendo un ottimo lavoro. In questi anni sono stato davvero fortunato ad avere in Canonico e lo staff persone in grado di ottenere ottimi risultati e credo che il Napoli sta sempre in buone mani”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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