La delusione di Matteo: otto gol non hanno convinto Mancini a portarlo in azzurro. Lo consola Gattuso
Non ha lanciato la prima pietra ma ci è rimasto male. Il ritorno in Nazionale, in ogni caso, gli pesa come un macigno. Matteo Politano lo ha visto come una piccola ingiustizia e poco importa che Gattuso ha anche provato a consolarlo in questi giorni a Castel Volturno. «Pensa solo a lavorare come stai facendo adesso». Certo pesa, soprattutto in questo momento in cui è divenuto uno dei trascinatori del gioco del Napoli. E in particolare, se si tiene anche conto del rendimento suo al cospetto dei diretti concorrenti a quel posto, ovvero Bernardeschi e Orsolini. Un po’ tutti, nel Napoli, sono rimasti sorpresi e si sono chiesti il perché dell’esclusione. Mancini lo tiene di sicuro in considerazione, ma ha dovuto anche valutare che è solo con il forfait di Lozano che Politano è divenuto un intoccabile. In ogni caso, ieri ha visto la partita con l’Irlanda del Nord da tifoso, anche se l’avrebbe volentieri vissuta dal campo, come non gli capita dal 26 marzo di due anni fa, quando giocò per 90 minuti contro il Liechtenstein in un tridente con Kean e Quagliarella. Quella è stata l’ultima convocazione. Perché da allora è sparito dai radar del ct. P. Taormina Il Mattino