Il marchio a fuoco su questo Napoli è quello del suo capitano

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Ormai la firma del capitano c’è in ogni partita. E non deve essere per forza quella che sigla la rete. Anche domenica contro la Roma, Lorenzo Insigne ha lasciato il suo zampino. Dal suo piede il lancio che ha aperto in due la difesa giallorossa, consentendo a Politano di servire un cioccolatino per la testa di Mertens in occasione del gol del raddoppio del Napoli. Qualità allo stato puro quella che garantisce Insigne. Nel Napoli il suo segno è marchiato a fuoco. Quel calcione tirato ai tabelloni pubblicitari del Mapei Stadium di Reggio Emilia dopo il pareggio last minute del Sassuolo, ha rappresentato il punto di non ritorno. Un segnale chiaro, chiarissimo. Da quel momento ha fatto quadrato nello spogliatoio, si è caricato la squadra sulle spalle e ha tracciato la via da percorrere. Sono arrivate le tre vittorie di fila (Bologna, Milan e Roma) aperte da una prestazione maiuscola del capitano al Maradona contro gli emiliani. Perché Lorenzo è così: prendere o lasciare. Per il Napoli ci mette il cuore, sempre e comunque. Aggiungendo quel pizzico di qualità che lo rende così unico.
Il Mattino

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