Dalla panchina azzurra la sufficienza solo ad Elmas
5,5 OSIMHEN
Perde le staffe con Mancini appena entrato e non deve farlo (ma lo fa spesso) anche se il colpo lo prende ed è doloroso. Cristante vede le streghe quando il pallone gli arriva ma è troppo statico nelle schermature e nel supporto senza palla. Poi perde la testa ancora al 91’. E rischia. Inaccettabile.
6 ELMAS
È quello che gioca più vicino a Osimhen quando la pressione romanista diventa maggiore e fa quello che il nigeriano non fa. In fase di non possesso segue Pellegrini poi dall’85’ si sposta su Perez perché Fonseca riempie la metà campo azzurra. Ma gli attacchi giallorossi sono solo fumo.
sv LOZANO
Non è facile riprendere il passo perduto con l’infortunio di 36 giorni fa. Infatti resta assai lontano dal fuoco, ovvero dal gioco. È lì al suo solito posto, a dare una mano a Hysaj e in ogni caso dal suo lato non sfondano. Un rientro a piccoli passi ma certo non si sottrae alla lotta e non tira indietro la gamba.
sv MANOLAS
Sabato ha alzato bandiera bianca lamentando ancora il problema alla caviglia. Non può tirarsi indietro quando Makismovic chiede il cambio: arriva con decisione ogni volta che il pallone è tra i suoi piedi, bada al sodo e alla sostanza. Quello che deve fare. E fa il suo dovere.
sv BAKAYOKO
Prima di entrare fa una corsa in tribuna per recuperare la maglietta dimenticata. In campo fa altre corse, quasi sempre all’indietro ma dà una mano grossa alla fase difensiva che continua a non prendere gol. La solidità nel finale di tempo è disarmante: perché il Napoli non sbanda neppure per un attimo.
Fonte: Il Mattino