Sul rivio all’Inter «Ringraziamo il Napoli per aver iniziato tutta questa pagliacciata che va avanti da mesi in Serie A»

Il popolo Juve non ci sta: «Così  torneo falsato»   «Noi a Milano senza tre positivi»  «Agnelli, è ora di alzare la voce»

0

«Dallo scudetto di cartone allo scudetto del tampone». Inter-Sassuolo non si gioca e sul web esplode la rabbia dei tifosi della Juve (e non solo). «Campionato falsato!» è il leit motiv della valanga di commenti e post che anima i social dopo la decisione della Ats di Milano di fermare ogni attività della squadra nerazzurra fino a domenica 21 marzo compresa e di vietare la disputa del match di domani contro gli emiliani dopo che il numero dei giocatori interisti positivi al Covid è salito a quattro.  

Factory della Comunicazione

Che la salute venga prima di tutto è fuor di dubbio; quello che il popolo bianconero non comprende è come mai le regole stabilite dal protocollo federale vengano rispettate a corrente alternata, quasi che valgano per alcune società e per altre no. Così sono ricordati i precedenti che si sono verificati nel corso della stagione, da Juve-Napoli in poi, e che non riguardano soltanto i bianconeri. Ma, ad esempio, il Parma che ad ottobre ha giocato a Udine con ben sette contagiati. «Per quale ragione la Juve ha giocato contro l’Inter senza Cuadrado, Alex Sandro e De Ligt con tre positivi e l’Inter ora non gioca?» si legge in moltissimi post.
La squadra di Pirlo, infatti, giocò il 17 gennaio a San Siro lo scontro diretto senza tre pedine fondamentali fermate dal virus, così come il 6 gennaio Milan-Juve venne disputata con due positivi per parte. «Com’è che il Milan, stessa Ats, ha giocato e l’Inter no?» si chiede infatti qualcuno. «Dallo scudetto di cartone allo scudetto del tampone» è quindi il riassunto più diffuso, che si lega al precedente mai dimenticato dal popolo bianconero di Calciopoli, con lo scudetto 2006 assegnato a tavolino all’Inter.

INIZIO. «Ringraziamo il Napoli per aver iniziato tutta questa pagliacciata che va avanti da mesi in Serie A». L’altro bersaglio dei tweet dei tifosi bianconeri è infatti la società azzurra, protagonista lo scorso ottobre quando non si è presentata a Torino per la sfida con la Juve con due positivi dopo essere stata bloccata dalla Asl del capoluogo campano. E’ quell’episodio che viene identificato come l’origine del tutto. La vicenda è nota: dopo l’assenza allo Stadium, il Napoli era stato punito con lo 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione. Sentenza poi ribaltata dal Collegio di Garanzia del Coni che ha annullato i pronunciamenti precedenti e stabilito che Juve-Napoli si deve disputare (è in calendario il prossimo 7 aprile). Era il 22 dicembre 2020 e già quel giorno le reazioni del popolo bianconero furono simili a quelle di oggi: «Questo campionato ha perso anche l’ultimo briciolo di credibilità», un esempio di ciò che si leggeva sul web allora. Già, la credibilità. Era opinione diffusa, come lo è tutt’oggi, che quella decisione abbia minato l’intera credibilità del protocollo federale, condiviso e firmato da tutte le società di serie A, elemento centrale per poter portare a termine la stagione in tempo di pandemia. Ora l’episodio di Inter-Sassuolo fa riesplodere le polemiche. Così qualcuno invita la Juve a farsi sentire: «Comunque Presidente Agnelli non è che vada proprio bene restare sempre in silenzio». E alla mente torna la foto postata su Twitter dal massimo dirigente bianconero dei due pullman del club a San Siro per Milan-Juve. Un post muto che però diceva chiaramente: noi c’eravamo, rispettando i protocolli. Proprio come sottolineano i tifosi.

 

A cura di  Filippo Bonsignore (CdS)

 

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.