A Buenos Aires scatta la protesta dei 4mila «Chi lo ha ucciso adesso deve pagare»
Quattromila in piazza, forse di più. Mercoledì sera Buenos Aires si è mobilitata per chiedere giustizia, tre mesi dopo la morte di Maradona. «Non è morto: è stato ucciso», hanno urlato i suoi tifosi davanti all’Obelisco, luogo simbolo della capitale argentina. In testa al corteo la ex moglie di Diego, Claudia Villafane, e le loro figlie Dalma e Gianinna. C’era anche l’ultimo dei Maradona, Diego Fernando, nato otto anni fa dalla relazione del campione con Veronica Ojeda.
Nel mirino del Pueblo Maradoniano gli avvocati e i medici che sono stati vicini all’ex capitano del Napoli e della Seleccion argentina nell’ultimo travagliato periodo della sua vita. «Chiediamo giustizia, chi ha sbagliato deve pagare», hanno detto familiari e tifosi, tutti in attesa dell’esito dell’inchiesta della magistratura, che sta analizzando anche i conti di Maradona, ipotizzando pagamenti in nero da parte del Gimnasia, il club di cui era l’allenatore: come spiegare una liquidazione di appena 35mila euro?
Intanto a Parigi è stata venduta all’asta per 483mila euro l’ultima auto guidata da Diego in Europa, nel 1993, quando giocava con il club spagnolo del Siviglia. Il valore della Porsche 911 è di circa 180mila euro. Fonte: Il Mattino