Collovati: “Il problema della difesa azzurra non sono i singoli. Milan-Napoli? Ecco cosa mi aspetto…”
“Mondiale 1982? Per chi gioca a calcio ci sono vittorie straordinarie, come la Champions o lo Scudetto. Ma la gioia che ti dà vincere una coppa del mondo è unica ed irripetibile – queste le parole di Fulvio Collovati, ex calciatore, fra le tante, di Milan ed Inter, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Ci sono tantissimi calciatori che hanno vinto più Champions ma non hanno mai vinto un mondiale: una gioia che capita a pochissimi. Difesa del Napoli? Non penso sia un problema di singoli, non si può dire che Koulibaly, Maksimovic o Rrahmani siano scarsi. Nel calcio moderno non si difende più a livello individuale, ma di reparto. Ai miei tempi, invece, si marcava a uomo e si andava sempre uno contro uno tra difensore ed attaccante. Oggi si prendono gol perché si marca a zona, guardano la palla e non l’avversario. Ovvio che nel contesto attuale gli allenatori hanno grandi responsabilità se gli ingranaggi difensivi non funzionano, dunque Gattuso non è scevro da responsabilità. Rino, però, ha l’attenuante delle tantissime assenze per infortuni e Covid. Sondaggi di De Laurentiis? È stato sempre così, il calcio funziona così da sempre. Se un presidente non è soddisfatto deve sentirsi libero di guardarsi attorno. Quello che manca al Napoli è la comunicazione. Io l’avrei gestita in maniera diversa, perché il silenzio stampa non fa altro che alimentare voci, illazioni, fake news ed anche qualche verità. Bisogna comunicare con la stampa per fare chiarezza nel mare di notizie che circolano. Ridimensionamento Napoli? Credo che tutto il calcio sarà costretto a ridimensionarsi in termini economici, perché sono pochissime le società con i conti in regola, mentre tante sono quelle che fanno plusvalenze fittizie. È giusto che il calcio si dia una regolata. Chi terrei in caso di rifondazione? Su tutti, Koulibaly, Mertens ed Insigne che sono i pilastri di questa squadra dentro e fuori il campo. Terrei anche Fabian, ma se dovesse arrivare un’offerta spagnola da 40-50 milioni di euro lo venderei. Comunque credo che anche la Juventus dovrà ridimensionarsi dopo l’ennesima eliminazione in Champions League. Credo che se arrivasse un’offerta importante per Dybala, lo venderebbero andrebbe venduto. Milan-Napoli? Non c’è una favorita perché i rossoneri hanno tante defezioni, mentre gli azzurri stanno iniziando ora a recuperare uomini e, nella migliore delle ipotesi, riusciranno ad avere Lozano a disposizione. Mi aspetto una partita bloccata, d’attesa, fra due squadre che si rispettano. Senza pubblico, purtroppo, manca pathos e, nel caso specifico del Napoli, anche un po’ di cazzimma”.