Federica Cafferata (dif. Napoli femm.): “Ho abbracciato con gioia il progetto azzurro”
“Napoli è la prima esperienza che faccio lontana da casa. Sono molto giovane ma già girato un po’. Ho abbracciato questo progetto con molta felicità – queste le parole di Federica Caffarata, terzino della SSD Napoli Femminile, ai microfoni de ‘Il Sogno Nel Cuore’, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Ghoulam? Fa male perché questi infortuni arrivano sempre quando sei al top della condizione. Sono anche io un terzino, anche se lo faccio da poco tempo, e so quanto può incidere anche a livello mentale nelle entrate. Var? Nel calcio femminile non c’è ancora, e se ci fosse stato probabilmente non avrei ricevuto la mia prima ed unica espulsione in carriera. Numero 7? Indosso questa maglia in onore di Cavani. Lui me lo ricordo più di tutti, è un calciatore che ho sempre seguito anche dopo la sua esperienza a Napoli. Cosa manca al calcio femminile? Tecnicamente non ci manca nulla, ma mancano sponsor importanti perché tante calciatrici di Serie A sono costrette a fare un doppio lavoro pur di portare uno stipendio a casa. Non è giusto in quanto facciamo la stessa vita dei calciatori, ci alleniamo proprio come si allenano i nostri colleghi maschi, facciamo gli stessi sacrifici ma, ovviamente, non percepiamo gli stessi stipendi. Obiettivi? Quest’anno puntiamo alla salvezza. Siamo partite male in campionato ed abbiamo avuto un rendimento altalenante, come il Napoli di Gattuso. Ora, anche grazie al cambio di guida tecnica, abbiamo recuperato qualche punto. Il valore della nostra rosa non merita il penultimo posto in classifica, sinceramente, ma crediamo fortemente di poterci salvare. L’importante è che nella squadra ci sia fiducia e che si lotti tutte unite per lo stesso obiettivo. Insigne? È un calciatore importantissimo. Avere in squadra un calciatore del genere è fondamentale. Quando ti giri e vedi che puoi affidarti ad un calciatore del suo calibro, in gradi di trascinarti alla vittoria, ti rende le cose più semplici. È il miglior capitano che il Napoli possa avere: napoletano, talentuoso e, ora, ha anche iniziato a segnare tanto. Paola Di Marino mi ricorda insigne: è napoletana, fortissima in difesa, ed è il nostro leader. Con la sua grinta riesce a difendere in maniera egregia e ci dà la giusta carica e motivazione in campo”.
La Redazione