Sconcerti: “Verso gli arbitri c’è diffidenza, meglio che non parlino”

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Come era prevedibile le dichiarazioni dell’ arbitro Orsato in Tv hanno dato il via ad una serie di polemiche. Niente di male che i fischietti parlino, ma di sicuro non possiamo pretendere di sentirci dire quello che vorremmo. Forse non è il caso di rinvangare il passato o addirittura meglio tornare al silenzio? Nella rubrica quotidiana su Calciomercato.com, Mario Sconcerti commenta quanto avvenuto: “Il modo in cui è stato trattato Orsato conferma quanto sia opportuno che gli arbitri rimangano nel silenzio”. Si è avuta la conferma che agli arbitri non si crede. Sono ritornate in auge la mai sopita sudditanza psicologica, la corruzione, la malafede. “E’ seducente l’idea di avere l’arbitro amico di tutti, ma non convincerà nessuno, metà del coro non gli crederà mai. Orsato è stato sincero e bravo nel gestire il mezzo televisivo. Il risultato sono stati insulti da mezza Italia. Perché nell’immaginario collettivo l’arbitro non ha mai il diritto di sbagliare. Sbagliando non conferma di essere un uomo, ma solo che è un corrotto”. Per aumentare la credibilità degli arbitri nel tempo sono stati inseriti il professionismo, la moviola, una federazione apposita, le selezioni rigide. “Ma niente ha minimamente interrotto la diffidenza naturale. La realtà è che il vero problema non sono loro: siamo noi”.

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