Bellinazzo: “Se il Napoli non arriverà in zona Champions dovrà abbassare il monte ingaggi e vendere calciatori importanti”
“La vittoria di ieri del Napoli è stata fondamentale per accorciare la classifica e tornare in piena lotta per la zona Champions. La qualificazione alla prossima edizione della Champions sarà determinante per stabilire gli investimenti futuri della società – queste le parole di Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, ai microfoni de ‘Il Sogno Nel Cuore’, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Da qui al 2024 sarà importantissimo arrivare sempre in Champions League, sia per un discorso economico che politico. L’imprenditoria italiana si è indebolita negli ultimi anni, pertanto sarà importante guadagnare sul campo fondi da reinvestire. L’esempio lampante è il Parma, che con la famiglia Barilla è stato ricostruito dai dilettanti ed è arrivato in Serie A, per poi essere venduto ad una società americana. Ormai il mondo è cambiato, ed in Italia non si ha né la voglia né il coraggio di intraprendere iniziative imprenditoriali nel mondo del calcio e dello sport in generale. Modello da seguire? Non credo che esista un modello di business che possa funzionare in tutte le realtà allo stesso modo. Le strategie possono essere tante, ma in Italia abbiamo l’esempio dell’Atalanta che ha investito molto nel settore giovanile, garantendosi delle vere plusvalenze negli anni. Sicuramente consiglio di investire in infrastrutture come i centri sportivi. Commisso, presidente della Fiorentina, appena è arrivato in Italia ha investito 50 milioni di euro per costruire un centro sportivo all’avanguardia. Napoli appetibile sul mercato? È una piazza appetibile, ma ad un prezzo giusto, visto che non ha proprietà immobili che ne possano aumentare il valore. Credo che il percorso della presidenza De Laurentiis abbia fatto il suo corso, bisogna capire solo quando ci sarà un cambio radicale nella dirigenza partenopea per adeguare il club a tutte le grandi società d’Italia e d’Europa. 120 milioni di riserva di utile? Va apprezzato Adl sia riuscito a mettere da parte una cifra così importante, ma se la metà di questi soldi fossero stati investiti per costruire degli impianti sportivi probabilmente lo sviluppo sarebbe stato maggiore. Anche la costruzione di uno stadio sarebbe stato l’ideale per incrementare gli introiti del club. Questi investimenti andavano fatti prima della crisi economica che ha colpito il calcio durante la pandemia. Ad oggi si è in ritardo, ma non è mai troppo tardi per investire. Che lo faccia De Laurentiis od il prossimo presidente del Napoli. Mancata qualificazione in Champions? Verrebbero meno quei 50 milioni di euro che servirebbero al club per non chiudere i conti in rosso. In tal caso andrebbero rivisti i propri progetti, perché la società è strutturata in maniera tale da aver bisogno di quei soldi due volte ogni triennio. Se la squadra non arriverà tra le prime quattro, anziché abbassare il monte ingaggi di un 10/15% come faranno tutte le altre di Serie A, ci sarebbe bisogno di abbassarlo di almeno il 20%. In questo contesto, non basterà vendere solo Koulibaly e Fabian, ma si dovrà rinunciare a calciatori da ingaggi importanti come Mertens ed Insigne. Caos Barcellona? Bartomeu è stato arrestato oggi in Spagna per il caso Barçagate. In Spagna, l’elezione del presidente di Real Madrid e Barcellona è quasi più importante dell’elezione del sindaco delle stesse città. Questa vicenda ha destabilizzato tutto l’ambiente blaugrana da un anno a questa parte”.