Victor Osimhen ha portato in dote, con sé, i diciotto gol segnati nella sua unica stagione al Lille, quella dell’investitura per uscire dalla normalità e diventare un caso eccezionale, con quella valutazione «mostruosa»: nessuno come lui, e chissà se questo può diventare improvvisamente un peso per un ragazzo che s’è dovuto tirare fuori dal caos e dalla miseria di Lagos ed al quale la sorte ha sottratto i genitori e anche l’allegria. Ma la vita a volte è una partita a dadi e il nove è semplicemente un sei capovolto: Atalanta-Napoli, la gioca Osimhen che sfida, silenziosamente e rispettosamente, un po’ Zapata e un po’ se stesso. In fin dei conti, da quando la sua storia napoletana è cominciata, sono trascorse diciannove partite: cosa volete che sia rispetto all’infinito? fonte: CdS