De Laurentiis e Chiavelli gli hanno ribadito che la sua non è una panchina che traballa, ma Gattuso sa che questo clima danneggia la squadra. L’arrabbiatura del post Verona del presidente è rimasta fine a se stessa perché già nei giorni successivi non è mai partita una vera caccia al successore di Rino da parte del club. Innegabili i malumori e la delusione, altrimenti il contratto pronto il 12 gennaio sarebbe stato firmato. Cosa che non è mai avvenuta. Ma in questi 20 giorni trascorsi da allora, tra risultati negativi e prestazioni mai brillanti, non è successo nulla e Gattuso è ancora lì. Al suo posto. A conferma che la fiducia data da De Laurentiis in quel tweet del 27 gennaio non era solo formale. Rino nel discorso alla squadra a Castel Volturno di ieri non ha fatto riferimento a nulla di tutto questo: si macera dentro ma è già tuffato sulla Juventus «perché abbiamo subito l’occasione per rialzare la testa. Ma per farlo ci vuole voglia ed entusiasmo». Non è escluso che oggi De Laurentiis possa tornare a far visita alla squadra, dopo le pacche sulle spalle e il rapido saluto al termine della gara persa con l’Atalanta anche all’allenatore. Dopo aver visto il secondo tempo in una saletta riservata e aver anche incrociato Gasperini con cui ha scambiato qualche battuta.
Il Mattino