Approfondimento di A. Pisciotta – L’Atalanta ha studiato il Napoli
Il Napoli in difficoltà, ma l'Atalanta ha studiato di più
Approfondimento dei tre goal subiti dal Napoli nella partita di Bergamo, al Gewiss Stadium, semifinale di ritorno di Coppa Italia. Risultato che porta una buona Atalanta in finale, contro la Juventus.
Primo goal subito dal Napoli:
La linea difensiva e quella del centrocampo erano ben disposta (Figura 1);
Zapata con uno smarcamento (figura 2), si muove per ricevere palla ed Hysaj non lo segue, tenendo la linea difensiva. Nonostante l’attaccante si giri al contrario, riesce in 4 secondi e 4 tocchi, a tirare in porta, facendo un bel goal.
Oltretutto vediamo (figura 3) che l’attaccante era circondato da 5 giocatori che non lo hanno contrastato; e più precisamente (figura 4), Maksimovic ed Hysaj che non coprono nemmeno lo specchio della porta, lasciando indisturbato Zapata di tirare.
Secondo goal subito dal Napoli:
Per iniziare la difensiva del Napoli (figura 5) era ben schierata, a differenza di quella del centrocampo; dove si notano tutti e tre i centrocampisti sul lato sinistro.
Un disimpegno errato da parte di Rahmani, e la palla finisce tra i piedi di Gosens; che ha il tempo di stoppare, alzare la testa ed effettuare il passaggio.
Infine la difesa è salita in maniera sbagliata, in quanto Hysaj e Maksimovic sono ancora dietro rispetto ai compagni di reparto (figura 7). Zapata, con lucidità vede il taglio di Pessina e gli appoggia la palla, per il raddoppio.
Terzo goal dell’Atalanta:
Per iniziare si vede Ilicic, prendere palla nella stessa posizione di Zapata, del primo goal, (figura 8).
Nel frattempo vediamo che dopo aver effettuato lo stop, Mario Rui non lo attacca ma indietreggia. Ilicic viene pressato da Lobotka e Maksimovic, che in ritardo non riescono a contrastare e contrapporsi al passaggio.
Intanto Pessina continua ad inserirsi centralmente (figura 9), Demme lo segue in ritardo; e Zapata che vede il movimento del compagno, gli appoggia palla. Grazie alla sua bravura tecnica, fa prima un tunnel a Di Lorenzo e poi con un tocco sotto supera Ospina.
A cura di Antonio Pisciotta