Un miliardo e 700 milioni, i Fondi per molte società di calcio in crisi
Molte società, in piena crisi, pensano che sia difficile poter fare a meno di quanto pattuito dal consorzio di fondi di investimento, un miliardo e 700 milioni. Si continuerà quindi ad approfondire la materia, la Lega si augura che la nuova NewCo possa essere operativa da giugno e intanto la prossima assemblea si terrà giovedì prossimo. Per vincere le resistenze dei club, poco prima dell’inizio dell’assemblea di Lega Cvc, Advent e Fsi avrebbero fatto pervenire una lettera ai presidenti offrendo un anticipo da 250 milioni di euro. Ma i contrari, o meglio i perplessi a stringere questa operazioni, aumentano col passare dei giorni. E tra gli indecisi si sono anche Juventus e Inter. «Le cose mi sembra siano avviate per il meglio – dice il numero uno del Torino, Cairo – Ma ci sono da mettere a posto alcune clausole che non convincono, e lo hanno evidenziato anche Juventus, Inter, Napoli e altri club legati all’area Lotito. Per questo era prematuro votare e si è preferito rinviare ancora mentre i Fondi volevano chiudere la partita qui». Per alcuni club gli 1,7 miliardi messi sul piatto da Cvc, Advent e Fsi per il 10% della media company non sarebbero sufficienti e sottovaluterebbero il valore dei diritti tv del massimo campionato italiano. Per altri club sono, invece, inaccettabili i penetranti poteri di governance riconosciuti ai fondi nella gestione sia commerciale sia sportiva. In particolare, la cosiddetta clausola Superlega, ribattezzata modifica sportiva rilevante, contiene un forte disincentivo a qualsiasi modifica del format sportivo al di là di quelle contemplate esplicitamente nella bozza di accordo (riduzione del campionato a 18 squadre e parziale riforma della Champions League).
P. Taormina (Il Mattino)