L’Amazon del calcio ha sede a Nola, oltre 200mila clienti sul web

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 Le maglie delle squadre di calcio italiane e quelle indossate dai suoi giocatori preferiti ha cominciato a collezionarle fin da bambino. Ogni volta che riusciva a ottenerne una gli occhi brillavano e il cuore batteva forte. Avrebbe mai potuto immaginare che oggi, all’età di 38 anni, sarebbe diventato il Ceo dell‘Amazon dei cimeli del calcio? Armando Vallone ammette che in fondo lo ha sempre saputo. Anche quando ha lasciato la sua Nola per andare a studiare alla Bocconi, dove ha conseguito una laurea in management. Anche quando, dopo aver lavorato per un anno nell’ufficio marketing del Sole 24 Ore, è ritornato a casa «perché – dice – non vorrei vivere in nessun altro posto del mondo». Oggi Vallone ha un’azienda all’Interporto di Nola. Millecinquecento metri quadrati e 20 dipendenti. Logistica e cuore pulsante di un business che chiama in causa tutti gli appassionati di calcio, ai quali vende i gadget delle squadre del cuore, riserva sconti con l’outlet e regala sogni, come quelli che lui ha coltivato fin da piccolo, attraverso l’ultimo dei progetti frutto della passione di sempre. Si chiama «Le 7 sorelle», come le 7 squadre che negli anni d’oro del calcio italiano si contendevano lo scudetto nel campionato di serie A: Juventus, Milan, Inter, Roma, Lazio, Parma e Fiorentina. 

Factory della Comunicazione


GLI INIZ
I

Sulla piattaforma di e-commerce Armando Vallone vende pezzi rari, oggetti da collezione ma soprattutto regala suggestioni. Emozioni. Sarà per questo che proprio la Bocconi, l’Università dove è andato a imparare ciò che gli serviva per realizzare il suo progetto, ne ha fatto un caso di studio di quel «marketing emozionale» che oggi può fare la differenza sull’omologazione dei consumi e degli acquisti. Può aiutare chi vuole mettersi sul mercato digitale a non essere risucchiato dai colossi mondiali dell’e-commerce. E dire che Armando Vallone, il founder di un’impresa che oggi conta 200mila clienti, ha cominciato con un bugigattolo affittato a Marigliano. Lo store dei gadget del Napoli, il punto vendita fisico al quale lui però non ha mai creduto. Era il 2008 e già vendeva su internet anticipando i tempi e i marchi. «Me lo chiedevano le aziende – racconta – ma io ho sempre creduto che la strada per vendere fosse un’altra». Da allora il cammino non si è mai fermato. Sempre con la sua antica passione e sempre a Nola, che ama al punto da essersi anche candidato a sindaco nel 2014. Basta andare sul sito delle Sette sorelle per comprendere il giro di affari e soprattutto l’appeal della sua idea. I prezzi per un cimelio vintage possono arrivare anche a 4000 euro. È il costo più alto ed è, manco a dirlo, quello della maglia di Maradona del 1985. Ma quella maglia oggi non è in vendita. «Dal giorno della sua morte ho ritirato dallo store tutte le sue maglie – spiega Vallonenon volevo speculare sulla sua scomparsa. Per me è un mito».


LA SOLIDARIETÀ

Ancora emozioni. Ancora passione. D’altronde la sua collezione privata, che conta 4000 pezzi, è la punta di diamante di un progetto che si alimenta con la ricerca continua dell’articolo più esclusivo. «Il mercato di Resina – dice – è una miniera d’oro, è la capitale del vintage». La maglia di Mazzola, quando nel 1967 giocava nell’Inter, e quella di Scirea del 1977 ai tempi della Juventus. Ricordi dai quali però Armando non si separa. «La mia collezione privata – dice – è una leva importante del progetto ma sarà costantemente in vetrina attraverso una serie di mostre in giro per l’Italia, appena il Covid ce lo consentirà». Intanto alimenta un’idea nata appena un anno fa e coltiva una vision: arrivare al cuore delle persone. Ecco perché non manca la solidarietà. L’ultima iniziativa è un’asta, tuttora in corso: Insigne, Donnarumma e Sepe gli hanno regalato delle maglie e lui le ha messe in vendita per la costruzione di un pozzo in Africa. Quando si dice che anche il business ha un’anima.

A cura di Carmen Fusco (Il Mattino)

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